Comincia ad essere qualche anno che conosco Massimo Balestrini. Abbiamo lavorato assieme a diversi progetti. Meditazione sull’Intelligenza Artificiale.
Con Cosmopolis, riflessione sulla crisi della modernità, siamo finiti ad Art Basel Miami. Abbiamo esplorato le suggestioni connesse alla Porta Magica.
E sono felice di aver dato il mio piccolo contributo alla sua ricerca. Massimo è il Bosch del 2000. Con il suo sguardo attento, seziona quanto è di contorto, ipocrita e marcio nella nostra società in decomposizione.
Lo proietta su tele brulicanti di colori, segni e simboli che ci scuotono con la loro bellezza e ci parlano nel profondo, costringendoci a riflettere su ciò che siamo e su ciò che dovremmo essere.
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