One Piece, One Exibition #1 – Massimiliano Ercolani

Non sono un transumanista. Forse sono troppo intriso dal pensiero di Heidegger, dal suo essere per la morte, per apprezzare una vita senza fine.

Oppure ha la dannata paura di finire come gli Struldbrugs di Swift: sarò strano io, ma trascorrere un’eternità da rimbambito non mi pare un progetto molto allettante.

Però, lo mi sono simpatici: in un’Italia conformista, hanno mantenuto il gusto dell’eresia e dell’avanguardia.

Per cui, quando posso, cerco di partecipare, da spettatore critico e partecipe, ai loro eventi. Martedì 2 luglio ve ne sarà uno, One Piece, One Exibition #1 alla The Room Gallery, in via Cairoli a Roma.

Io sarò presente. Perchè è a due passi da casa mia, cosa che non guasta mai. Perchè parte de Il Canto Oscuro è stato revisionato nella tranquillità dei sotterranei della The Room Gallery

Per la stima che ho per l’organizzatore, gran conoscitore dell’Architettura Contemporanea…

Se può interessare, ecco la descrizione dell’evento

Raramente vi è stata una così grande produzione di cose come nel nostro secolo. Eppure, non possiamo affermare che questa sclerosi consumistica ci abbia donato una eguale dimensione di artefatti, di “oggetti la cui forma è giustificata dalla prestazione a cui era destinato, ancora prima della sua effettiva realizzazione”. Al contempo, ogni artefatto è anche l’unione di “artis” e “factum”, richiamando così un “effetto dell’arte” che ha il preciso intento di interferire con la percezione e la rappresentazione del mondo.
In un contesto di apparente indistinzione, in cui i parametri di valutazione dell’arte e dell’architettura sembrano smarriti o per lo meno in difficoltà, diventa fondamentale affrontare il problema posto dall'”opera”. La stessa nozione di opera viene già da tempo contestata, secondo un’attitudine tipicamente romantica che vede il pieno compimento proprio nella sua dissoluzione all’interno dei fatti dell’arte.
Il progetto “One piece, One exibition” nasce proprio come reazione a questa deriva comunicativa, capace di schiacciare tutto su tutto, gli eventi sulla critica, le opinioni sulle meditazioni. Questo ha portato di fatto all’uscita di scena dell’idea stessa di opera, che così svanisce, sommersa da un rumore di fondo che impedisce la riflessione sull’oggetto. Il primo e il terzo martedì di ogni mese, a partire da Luglio, ALTA – Associazione Laboratorio di TransArchitettura, in collaborazione con The Room Gallery, presenteranno un lavoro elaborato da artisti, architetti, designer, ma anche di curatori e critici indipendenti, al fine di tornare a riaffermare la centralità dell’opera. Protagonista di ogni incontro sarà infatti quello di un singolo lavoro prodotto dagli ospiti di The Room, i quali avranno piena libertà di parlare quanto credono del loro progetto. Il tutto, sempre cercando di tenere fissa l’attenzione su l’opera. L’artista, i curatori, la galleria scomparirà. Solo all’opera verrà dato spazio. Un’opera che verrà comunque contestualizzata all’interno di un tema, che verrà rinnovato ogni quattro incontri.

Il primo ospite di “One piece, One exibition” sarà Francesco Lipari di OFL studio, che presenterà il suo progetto “X”.

Nota: a causa di modifiche in corso d’opera, il primo primo ospite di “One piece, One exibition” sarà Massimiliano Ercolani di DokcLab.

Francesco Lipari parteciperà al terzo evento

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