Auguri di buon 2013

Lithica

Tutti gli uomini sognano. Non però allo stesso modo. Quelli che sognano di notte nei polverosi recessi della mente si svegliano al mattino per scoprire che il sogno è vano. Ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi, giacché ad essi è dato vivere i sogni ad occhi aperti e far sì che essi si avverino

Così diceva Lawrence d’Arabia… Ebbene, il mio augurio per questo 2013 è che tutti voi possiate vivere i vostri sogni ad occhi aperte e renderli reali.

Perché il sognatore è colui che è veramente libero e nessuno potrà mai domarlo…

 

 

Interviste di Quaz Art

Obiettivo di Quaz Art è dare voce a ciò che è nuovo e diverso nel mondo dell’Arte.

Ciò che sfugge al banale, ciò che è eretico e che può e deve far irritare e riflettere.

E tutto in presa diretta, perchè le storie sono più importanti delle chiacchiere.

Per questo abbiamo incominciato ad intervistare artisti e scrittori, non chiedendogli soltanto della loro ricerca o delle loro opere, ma anche come si pongono dinanzi alla vita e alla morte…

Perchè interrogarci su questo è ciò che ci rende uomini…

Una delle prime interviste, fu quella a Davide Pizzigoni, l’autore della serie Custodi

Tra arte e cucina

Approfittando della pausa di digestione, due utili segnalazioni: la prima è del blog di cucina del mio amico Riccardo, fratello di forchetta, e di sua sorella Ada.

Date retta a loro consigli: la loro esperienza nella buona cucina non è solo teorica 😀

La seconda è di un blog che spiega l’Arte ai Truzzi... Mi sembra di essere tornato ai tempi del liceo, con il mio prof che si disperava nello spiegarci le differenze tra Leonardo e Michelangelo

Boilerplate

Tra i buoni propositi del 2013 vi è quello di finire i racconti “americani” di Andrea e Beppe, che costituiscono uno dei seguiti de Il Canto Oscuro.

Uno di questi racconti è ambientato in una New York un particolare, dove alle macchine di Babbage si affiancano migliaia di robot a vapore, figli del genio di Tesla.

Ora, potete immaginare come, scoprendo Boilerplate, mi siano luccicati gli occhi…

Anche perchè, visto il mio amore per Sergio Leone e Quentin Tarantino, spedirò i miei eroi nel selvaggio West… E sarà un’ avventura molto alla Django, in cui avranno a che fare con il giudice Holden, con David Wark Griffith, Nuvola Rossa e forse Pancho Villa

Fonti de Il Canto Oscuro

Come molti avranno intuito, dietro a Il Canto Oscuro c’è stato un ampio lavoro di ricerca, per rappresentare le atmosfere della Roma Pontificia, con tutte le sue stranezze e contraddizioni.

Il tentativo di ricreare con la scrittura un mondo dettagliato che ha generato qualche polemica.

Molti lettori lo hanno apprezzato, altri l’hanno trovato stucchevole e saccente, però… Alla fine quello che conta e che io mi sono divertito nel fare ricerche e nel raccontarne l’esito

Una delle mie fonti, è stata Archivio Roma, blog che consiglio a tutti, per comprendere meglio cosa fosse la Roma di un paio di secoli fa

I comitati di quartiere dell’Esquilino

Si avvicinano le elezioni amministrative e come tradizione, spuntano nell’Esquilino presunti comitati rionali e di quartiere, occasione per politici più o meno sconosciuti per mendicare qualche voto.

Stamattina, mentre andavo a fare le ultime compere per riempire la valigia, mi è capitato sotto gli occhi il manifesto di uno di questi comitati, tra l’altro realizzato molto al risparmio. Sarà l’austerità o il fatto che dopo la vicenda Fiorito, nella politica del Lazio di soldi cominciano a girarne pochini.

Dunque il suddetto comitato si è vantato di:

1) Aver fatto piantare due ippocastani nei giardini di Piazza Vittorio… Ammazza che impresa epica ! Tra l’altro dove sono finiti i tanti decantati lavori di sistemazione di suddetti giardini, strombazzati nella primavera scorsa a destra e manca ? Si limitavano soltanto a sistemare due alberelli, cosa di ordinaria amministrazione del servizio giardini del Comune ?

2) Aver fatto chiudere otto b&b abusivi. Ma non dovrebbe essere compito dei vigili urbani ?

3) Aver fatto stanziare fondi per riparare i marciapiedi. Cosa buona e giusta. Però a sentire un paio di vecchietti del mio palazzo, ogni elezione viene data questa notizia e questi maledetti marciapiedi non si sistemano dai tempi di Pio IX

4) Aver imposto la ZTL commerciale, ossia avere reso la vita complicata ai tanti commercianti cinesi, indiani e bengalesi che potranno non piacere, ma hanno avuto il merito di aver fatto tornare vivo un rione che negli anno Ottanta si era ridotto a un dormitorio di drogati e prostitute.

Una decisione che è un attacco all’integrazione e al tessuto sociale dell’Esquilino, di cui io, se fossi quel politico, non ne andrei fiero.

Mettiamola così, potrebbe avere il mio voto, soltanto se rispettasse la promessa sui marciapiedi

Scuole di scrittura creativa

Negli ultimi giorni, qualche amico mi ha accusato di essere eccessivamente critico nei confronti delle scuole di scrittura e di essere pieno di pregiudizi nei loro confronti.

Nulla di più falso. Pur non avendone mai frequentate, non ne ho mai avuto occasione, tempo e denaro e sinceramente, nella vita tutto mi aspettavo tranne che di trasformarmi in uno scrittore, non ho nulla contro il loro mestiere.

Che non è quello di insegnare a scrivere: quello, sino a prova contraria, anche se sempre più spesso non è così, dovrebbe essere compito della scuola dell’obbligo.

Le scuole di scrittura creativa hanno invece il compito di insegnare i trucchi del mestiere per impostare un romanzo o un racconto.

Cose a cui si può arrivare da soli, con il talento o con il duro esercizio, ma certo, conoscerle prima, può far risparmiare tanta fatica e tanti buchi nell’acqua.

Però questo non è abbastanza per essere uno scrittore: la tecnica è utile, ma le idee sono veramente necessarie.

L’immaginazione, il coraggio di sperimentare e mettersi in discussione, lo sguardo obliquo sul reale, il rifiuto del banale: sono cose che soltanto la vita può insegnare

Altri dovrebbero aver paura

altri

Per tornare a parlare di Sacco e Vanzetti, la Nova Delphi Libri dedica loro un nuovo libro

“Altri dovrebbero aver paura” è una preziosa raccolta di lettere e testimonianze di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti mai apparse in Italia o all’ estero. A differenza di quanto pubblicato precedentemente queste missive aiutano a sviluppare una riflessione puntuale sul sentire dei due protagonisti riguardo alla situazione politica nell’ America di quegli anni.

A tale documentazione si aggiungono le loro riflessioni su alcuni argomenti specifici: i giudizi sul movimento proletario internazionale, il ruolo della Chiesa nel mondo e la battaglia contro il pregiudizio religioso, le riflessioni sul fascismo in Italia e quelle riguardanti l’oppressione cui erano sottoposti il movimento anarchico e il comunismo. Un libro imprescindibile, quindi, per chiunque voglia conoscere attraverso documenti inediti l’esperienza e il coraggio dei due emigrati italiani condannati e uccisi il 23 agosto del 1927.

Completano il volume testi di Valerio Evangelisti, Andrea Camilleri, Andrea Comincini.

Una riflessione su una realtà che purtroppo somiglia a quella in cui viviamo ogni giorno