La povera Atene

Alle ore 20 del 31 agosto 1939 Heydrich capeggiò l’operazione che avrebbe dato inizio alla Seconda Guerra Mondiale.

Alcune decine di uomini, quasi tutti membri delle SS, travestiti da soldati polacchi, attaccarono la stazione radio di Gleiwitz, a pochi chilometri dal confine e per rendere il tutto più realistico, non esitarono a fare fuoco sul personale uccidendo alcuni cittadini tedeschi che, in perfetta buonafede, avevano cercato di difendersi.

Un alibi per giustificarsi dinanzi all’opinione pubblica, passando non per aggressori, ma per vittime.

Una cosa simile, con molto più successo, ha fatto la Merkel, nell’ambito della guerra economica che ha scatenato sul resto dell’Europa, creando il mito dei greci brutti, sporchi e truffatori.

Nella realtà, le cose sono assai più complicate. Nel 1999, il deficit e il debito pubblico greco erano pari al -2,5% e al 94% del PIl che a sua volta cresceva del 3,4% annuo. Detto fra noi, magari fossi stati noi in questa situazione.

Nel 2004, il rapporto deficit/PIl sale al -3,07%, non in linea con quanto previsto da Maastricht.

Perchè questo ? I greci avevano barato sui conti ? No, anzi, a differenza della Francia, Atene aveva subito recepito la nuova metodologia di contabilizzazione delle spese della difesa.

Sino al 2004, infatti venivano conteggiate come investimenti, a causa del differenziale keynesiano.

Nel 2003, a causa del sovrastimato aumento delle spese di difesa di Italia e Spagna, che avrebbe migliorato i loro bilanci e reso i loro titolo pubblici più appetibili quelli del Nord Europa, tale valutazione fu eliminata.

Atene fu pure più onesta di Berlino, non utilizzando creativamente le serie storiche sulle spese militari per correggere al ribasso il deficit.

Ora, ovviamente la Grecia poteva e doveva utilizzare la finestra temporale dal 2004 al 2010 per ridurre la spesa improduttiva, compresa quella militare.

Ma a sua scusante, bisogna dire che della condizione dei suoi bilanci, pur risaputa non fregava nulla a nessuno: le banche tedesche, infatti, continuavano senza problemi a finanziare il debito di Atene, in cambio delle commesse militari.

In pratica, i titoli di stato di Atene fungevano da aiuto indiretto all’industria tedesca….

Meccanismo che è andato in crisi quando Berlino ha deciso di mandare al diavolo l’Europa per difendere le sue scassatissime e improduttive banche

Un pensiero su “La povera Atene

  1. grazie Ale per i tuoi articoli, davvero illuminanti! più si cerca di capire il perchè di questa crisi e più vengono a galla vere perle tipo questa…e adesso ci dicono anche che con le annunciate dimissioni di Monti lo spead è ‘ casualmente’ risalito…

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