Do evidenza a una riflessione dello scrittore Francesco Terzago sul governo Monti e sui suoi fondamenti ideologici
Il metodo keynesiano ebbe risultati concreti: il New Deal, i neo-liberisti alla Mario Monti e compagnia cantante, con la loro ‘austerità’ conduce, è evidente, alla palude della recessione, della disoccupazione, della disperazione – sembra che per loro, ciò che il ceto medio sta vivendo, sia il frutto di un esperimento, pare che vogliano cercare, ad ogni costo, di dimostrare nella storia europea recente la validità del loro modello teorico.
Ma la cosa più grave è la sensazione che vogliano sostituirsi a sociologi, filosofi, scienziati della politica postulando delle teorie che un ragazzo iscritto al primo anno della triennale di Filosofia riterrebbe, nella migliore delle ipotesi, risibili. Parlano di ‘sopimento del conflitto’, di ‘libertà’ in un modo tanto approssimativo da sembrare dei ragazzini, subordinano tutto lo scibile umano all’Economia – allora che cosa dovrebbe mai fare un fisico teorico? Organizzare un golpe? Sarebbe forse necessario dare meno spazio mediatico a quesi ‘esperti’ e darne di più agli storici e agli umanisti in genere.
Aneddoto; studente della Bocconi mi risponde, alla domanda
“sai per quale motivo l’Unione Sovietica perse la guerra fredda?”
“No, studiare storia non mi aiuta a gestire un’azienda o un fondo di investimento”.
dio mio…