
Ho fatto la mia solita chiacchierata con Thomas. Stavolta l’argomento non è la politica italiana che reputa sempre più un affascianante spettacolo d’arte varia, ma la questione Cipro
Come giudichi il prelievo forzoso ?
Se l’obiettivo era salvare i conti pubblici di Cipro, è stata una mossa di una stupidità sconvolgente
Addirittura ?
Sì, perchè la crisi non è sistemica: i flussi di cassa ordinari di Cipro sono in ordine e il debito pubblico “standard” è sostenibilissimo, tanto che gli investitori londinesi non hanno avuto problemi ad assicurare la maggior parte del debito pubblico antecedente al 2011, a fronte di eventi di haircut, ossia di taglio degli interessi
E allora perchè questo casino ?
Il tutto deriva dagli effetti delle manovre speculative tedesche del 2011: hanno messo in crisi i titoli sovrani dei partner mediterranee e le banche cipriote, pieni di titoli greci, considerati investimenti sicure, sono andate in crisi di liquidità.
Il balzo del debito pubblico è dovuto al tentativo statale di salvare le banche.
Il problema è che la soluzione proposta da Berlino va nella direzione opposta: il prelievo forzoso è un invito alla fuga di capitali.
E questa causerà un peggioramento della situazione, mettendo ancor più in crisi le banche e quindi lo stato cipriota
Un circolo vizioso ?
La questione è che a Berlino di salvare Cipro importa ben poco. Il suo obiettivo, e nei mesi scorsi è stato detto chiaramente, è spostare i flussi di cassa russi dalle banche cipriote a quel buco nero che sono le banche tedesche, nel tentativo di ritardare il loro collasso. Una forma di dumping finanziario, basato sull’utilizzo a proprio favore delle normative e delle istituzioni europee.
Il prelievo forzoso non serve a salvare l’isola, ma funge da avvertimento mafioso agli investitori
Però i tedeschi dicono che Cipro funge da punto di riclaggio per il denaro sporco della mafia russa
Lo è stato, sicuramente. Ma data la facilità con cui si fanno attualmente i trasferimenti di denaro e visto i tempi lunghi con cui è stata impostata questa operazione, il vostro Amato fu molto più furbo, questi capitali si sono volatizzati da mesi.
Se guardiamo i numeri, invece…
Guardiamoli
Il rapporto tra lo stock dei depositi bancari esteri, pari a 68,3 miliardi d’euro e il PIL cipriota è del’850%.
Di questo stock, il 40% è di correntisti inglesi, il 30% di correntisti russi, con un valore medio dei conti pari a 53.000 quindi riconducibili più a imprenditori che hanno investito a Limassol e un 17% di italiani.
E’ furto alla classe media
Il prossimo obiettivo ? L’Italia ?
Non credo. Io penso sia Malta, in condizioni simili a quelle di Cipro, ossia con gli asset bancari pari a otto, nove volte il proprio PIL e dove, i mesi scorsi, si sono trasferiti i conti dei magnati russi.
In qualche modo, sarà imposta a La Valletta una politica restrittiva che renderà convenienti le banche tedesche.
Per l’Italia, la questione è più complicata: benchè qualcuno a Berlino accarezzi un’idea “colonialista” nei vostri confronti, in generale sono stati impauriti dal risultato delle vostre elezioni, in cui la maggior parte dei voti sono andati a forze critiche nei confronti dell’UE e latentemente anti tedesche.
Un’altra ingerenza, come quella che ha portato a Monti o i maldestri interventi in campagna elettorale, e la Germania rischia di trovare a Roma un governo nemico.
Il che complicherebbe di molto i suoi tentativi di imporre un indirect rule all’Europa