Chi comanda? Scienza, mente e libero arbitrio è un libro di Michael S. Gazzaniga che ho appena finito di leggere.
Libro che, nonostante le piccole dimensioni, è ricco di spunti interessanti.
Il primo è che come la coscienza possa interpretarsi in una chiave “caotica”, come proprietà emergente di un sistema.
Ciò che la genera, non è la potenza di calcolo, ma l’interazione tra processi neurali.
Ad un certo punto, queste raggiungono una massa critica tale da generarne, come le frasi un libro, un’entità interprete, finalizzata a giustificare a posteriori gli output di processi di livello più basso.
Entità il cui vantaggio evolutivo non è legata al singolo individuo, ma alla collettività, permettendo di rafforzare i legami sociali.
E qui nasce un secondo livello di interazione: la coscienza si modifica a contatto con l’ambiente e con il prossimo.
L’insieme di valori che guidano le nostre vite non sono immutabili, ma stumenti per favorire la cooperazione e la lotta contro una natura matrigna e si evolvono nel tempo, a seconda delle sfide che devono affrontare.
Riflessioni interessanti che pongono tanti stimoli a uno scrittore di fantascienza.
Primo, dato che sistemi caotici simili, a causa dell’effetto farfalla, possono avere proprieta emergenti diversissime, alieni o IA non è detto possano avere una coscienza simile alla nostra
Secondo, è più facile che la consapevolezza si sviluppi in una rete, come nei romanzi di Sawyer che in un computer come Hal 9000
Terzo, la coscienza per svilupparsi non può fare a meno del confronto con l’altro: quindi è difficile che IA consapevoli ci facciano fare la fine di Terminator o di Matrix