ontinua il dibattito con Finrod, stavolta spero di aver scritto bene il nick, sulla questione del politico parodiato in Noccioline da Marte, se Monti o Berlusconi
forse perché hai usato (volutamente? In questo caso ancora più complimenti) caratteri diagnostici che valgono per entrambi. E in ogni caso ci si può confondere, coi politici e, a quanto pare, anche coi nick
Ora il tema primario del romanzo breve è l’ambiguità, l’interrogarsi su cosa è reale e cosa è immaginario: è probabile che, inconsapevolmente, abbia usato una caratterizzazione basata su una duplice lettura.
Il secondo punto di riflessione è sul rapporto tra politica e fantascienza, rapporto più stretto di quello che può apparire a prima vista.
La fantascienza è la trasfigurazione dei paradossi del nostro presente: è che cosa c’è di più paradossale della nostra politica ?
In Noccioline da Marte, oltre al tema della gerontocrazia, c’è quello della tirannia delle Risorse Umane nei confronti delle altre strutture aziendali, il cui motto è ormai
“Ci pagano per licenziare, non per valorizzare”
e quello del fallimento delle utopie architettoniche degli anni Settanta
In Fulmine Tiburtino, il mio racconto per l’antologia E-Heroes, scritto nello stesso periodo, ad esempio si ironizza sia politica fiscale di Monti, sia sulla riforma Fornero
Per cui, la riflessione polica è un ottimo condimento per la narrazione
Terzo punto di riflessione, non capisco cosa ci sia di sbagliato nello scrivere di Berlusconi che, come dicevo, ha colonizzato il nostro immaginario.
Prima o poi riuscirò a finire un racconto in cui un’IA, programmata a sua immagine, dirige un centro commerciale posto in uno dei punti di Lagrange, affrontando i problemi legati ai rapporti con i sindacati, ai fornitori che tardano nel portare le merci alla pubblicità e alla concorrenza sleale