Nell’ultimo mese mi sono dedicato a promuovere e animare il social street di Piazza Vittorio.
Per chi non lo sapesse, l’idea del “social street” ha origine dall’esperienza del gruppo facebook “Residenti in Via Fondazza – Bologna” iniziata nel settembre 2013.
L’obiettivo del Social Street è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale.
Per raggiungere questo obiettivo a costi zero, ovvero senza aprire nuovi siti, o piattaforme, Social Street utilizza la creazione dei gruppi chiusi di Facebook.
Perchè farlo all’Esquilino… Oltre al motivo, alquanto banale, che ci abito, è che questo rione è una delle risorse inespresse di Roma che va ben oltre i banali slogan sul degrado con cui si riempiono la bocca politici di Destra e di Sinistra.
E’ un esperimento sociale, in cui si scambiano storie e culture. E’ uno scrigno di tesori artistici e archeologici mai valorizzati. E’ forse il luogo di Roma in cui abbonda di più l’impegno associativo.
Di tutto ciò, però, poco se ne parla: perchè spesso ai suoi abitanti manca la fiducia nel loro valore e di ciò che fanno, l’idea di essere una comunità, con qualche problema, ma con tanti punti di forza…
Lo scopo del social street è recuperare questa consapevolezza, costruire una rete, perchè, per rendere un poco migliore ciò che ci circonda, non serve aspettare l’imboccata dall’alto, ma rimboccarsi le maniche ogni giorno