Sempre per continuare l’interessante discussione sulle nuove vie della fantascienza, do evidenza a una piccola riflessione di Sandro Battisti
il brevissimo corollario alla mia visione è che l’umano non ha più nulla da raccontare. personalmente lo ritengo noioso, deja vu. Miro a descrivere l’inumano, non c’è nulla di più sperimentale dell’inumano
Ammiro l’ambizione di Sandro di narrare l’inumano e il postumano: è una cosa che mi riesce difficile.
Perchè, per far questo, bisogna essere altro da se stessi: rinunciare a tutto ciò che ci rende umani, dall’essere per la morte agli schemi mentali con cui rappresentiamo il Reale
Ed è una sfida incredibile rendersi alieni da sè: ciò che non è umano può essere comunicato ? Oppure ci limitiamo a creare semplicemente dei riflessi distorti di noi stessi e dei nostri confini ?