Dal mio modesto punto di vista, non c’è genere narrativo più ideologico della Fantascienza: non solo perchè, come tutta la Narrativa, propone schemi di interpretazione del Reale, ma anche perchè evidenzia, sia come pars distruendi, se continuate a fare così succede un casino, sia come proposizione, modelli di evoluzione del Mondo e della Società.
Ideologia, non politica: perchè questa è qualcosa di transitorio e di contingente, che varia a seconda del Tempo e dello Spazio.
Utilizzare il politico, come categoria per definire la fantascienza, ridurla a pifferaia della Rivoluzione o conservatrice del Potere Costituito, è come imprigionarla in letto di Procuste, sia in fase di scrittura, sia di lettura….
Perché la si lega alla Cronaca, mentre questa dovrebbe tendere alla Storia, proporre immagini che possano far sognare e riflettere ogni Uomo, come ha fatto il buon Verne, di cui oggi corre l’anniversario della morte
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