Giovedì sera, all’Esquilino, abbiamo messo su il primo evento di retake, dedicato alla pulizia dei poveri giardini di Piazza Dante, martirizzati dai bivacchi, a differenza di Piazza Vittorio, il passaggio delle forze dell’ordine e dell’Ama è da segnare come evento sul calendario, e dagli infiniti lavori per la nuova sede dei servizi segreti italiani, nell’ex palazzo CDP (secondo Li er barista, perplesso del fatto che tutti sappiano di una cosa che sarebbe dovuta essere segreta, facevano prima a buttarlo giù e ricostruirlo).
Piazza che è anche un simbolo di rinascita del rione, grazie anche alla meritoria attività del Cantiere dei Poeti, che fa tutto per valorizzare questo spazio urbano, coinvolgendo anche bambini.
Retake che è andato oltre ogni mia aspettativa, dato il mio scetticismo sulla natura umana è che stata anche una risposta a tutte le critiche ricevute nei giorni precedenti come
I problemi dell’Esquilino sono ben altri
il che può essere anche vero, ma spesso questa frase diviene una scusa per lamentarsi solo e non fare nulla. Una cosa che ho imparato nella vita è che ogni grande problema è scomponibile in tanti piccoli e per risolverli è necessario fare un passo alla volta: se mai si comincia, mai si finirà.
L’altra è con
tutte le tasse che pago de monnezza, perchè devo pulire io
testimonianza dell’italico fai fare agli altri quello che non vuoi fare tu… A cui contrappongo la frase dell’antropolga Margaret Mead
Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è così che è sempre andata