Questo pomeriggio ho partecipato a un reading di poesia: ben organizzato, con i protagonisti molto professionali, eppure, incapace di scavami nell’anima. Questo non dipende dalla qualità dei versi; è qualcosa legato alla diversa concezione della poesia o in generale, della letteratura.
Per me è qualcosa di diverso da una nobile orazione civile: nasce dallo stupore panico che ha l’Uomo dinanzi a una Natura matrigna e incomprensibile. La polis, non è conseguenza, ma effetto di questo terrore: è il tentativo, eroico, quanto inutile di lottare contro il caos che lo circonda, costruendo tutti assieme un senso provvisorio.
La letteratura, nelle sue diverse forme, deve parlare del Caos e del tremore che ci genera, non delle illusorie consolazioni.
E questo si riflette nella Parola: non deve essere un pacato e retorico fiume, ma un insieme di faville e colpi di maglio
Caro Alessio sarei molto onorato se tu mi potessi dare il tuo giudizio sulle mie composizioni poetiche che puoi trovare qui in WordPress. Ti ringrazio e faccio confidenza alla tua competenza.
L’ha ribloggato su The Connective World.