Sabato, con la conferenza finale e il reading dei Poeti d’Azione al Centro Commerciale Euroma 2 si è conclusa l’edizione 2014 di Radar, esploratori dell’Immaginario.
Definirlo Salone del libro per ragazzi, è limitativo; Radar è un’insieme di eventi i, che hanno accettato una sfida difficile: tornare a rendere popolare la Cultura.
Sino al Secondo dopoguerra, nonostante l’analfabetismo, la dicotomia tra Alta e Bassa Cultura non si poneva. Romanzi che pi sono diventati classici, uscivano a puntate su riviste e giornali.
Lacerba, che nell’immaginario collettivo sembra la cosa più aliena dall’Uomo comune, era arrivata a vendere quasi 40.’000 copie e la maggior parte degli abbonati erano operai.
La Storia di Elsa Morante, che oggi pare un mattone illeggibile, vendette oltre 180.000 copie e la scrittricce non si vergognava a definirlo un romanzo storico e popolare. La rottura avvenne con le neoavanguardie degli anni Sessanta, in cui lo scrittore rinunciò al suo ruolo di cantastorie, per atteggiarsi a profeta, esoterico conoscitore dei segreti del Mondo
Risultato, divenne noioso, mentre l’uomo della strada soddisfò in altro modo la sua fame di immaginario. E scrivere di avventure, divenne un’onta.
Con Radar si è voluto mutare il paradigma: rendere la narrativa una compagna di viaggio della Vita, portandola in spazi e non luoghi di solito evitati.
Per cui, un grazie a tutti coloro che hanno creduto nell’Idea: da Pier Luigi Manieri, che l’ha concepita e messo lacrime e sangue per realizzarla, a Dario Tonani, a Francesco Troccoli, a Dario Lunghini, ai Poison Garden, Roberto Arduini e ad Alessandro D’Agostini…
Ognuno di loro, ha dato un contributo unico e prezioso….
Pingback: Discussione sull’Ucronia | ilcantooscuro