Cominciano ad arrivare i commenti, grazie al cielo positivi, a Lithica... Ieri sera Nina Todorovic, straordinaria artista serba, che nei suoi lavori esplora il rapporto tra Spazio e Interiorità, con una poesia visiva tanto essenziale, quanto evocativa, ha scritto queste parole, che mi hanno fatto arrossire
Davvero complimenti di cuore per il libro, mi e’ piaciuto tanto, tanto! Lo trovo diverso del Canto Oscuro, ma comunque molto, molto interessante ed intrigante e coinvolgente. Mi piacciono i capitoli dedicati ad ogni personaggio ed i loro pensieri, le sequenze dei sogni con tante ricche associazioni, mi piacciono i legami eclettici tra i personaggi dalle storie diverse, mi piace come hai combinato tutto insieme e come porti i lettori alla fine che non e’ veramente una vera fine, io non vedo l’ora di leggere i tuoi nuovi romanzi!
Molto divertente, molto intelligente, per me in certi punti un po’ difficile da leggere/capire subito, per questo ci voleva un po’ piu’ di tempo per finire il libro, ma ogni parola, come ti ho detto era coinvolgente ed apriva diverse nuove storie e diversi nuovi universi. Lo leggevo come se avessi guardato un film, e mi e’ piaciuta questa sensazione. Ho sottolineato certe parti, che ho trovato particolarmente interessanti, penso di rileggerle tra poco. Trovo sempre un umorismo particolare nei tuoi libri e questo e’ fantastico.
Che ti posso dire, complimenti ancora!
Mi ha fatto piacere il fatto piacere il fatto che Nina, oltre ad apprezzare il mio tentativo di rimettermi in discussione, di non scrivere un clone del precedente libro, con l’idea che è alla base di Lithica… Creare un equivalente narrativo dei mottetti di Johannes Ockeghem in cui l’intrecciarsi delle voci narranti è un incerto equilibrio tra regole matematiche, nel mio caso ispirate agli spazi di Calabi Yau e casualità, figlia dei sogni