Incrociai Pannella un paio di anni fa, in una delle tante feste di Piazza Vittorio. Può sembrare ridicolo, ma la prima cosa che pensai vedendolo fu un
“Ammazza quanto è alto !”
Poi mi resi conto che quell’uomo, dal volto pieno rughe, emaciato, dai capelli bianchi raccolti in un codino e con due mani che sembravano palanche, mi accompagnava con le sue battaglie da quando ero nato.
Alcune le ho condivise, altre no, forse diverse le ignorate. Però, anche se non l’ho mai votato, gli rendo onore. Perchè Pannella è stato l’Aureliano Buendia, capace di participare a 32 rivoluzioni, di perderle tutte e di trovare il coraggio di intraprenderne una trentatreesima.
E con le sue sfide, folli, improbabili e visionarie, ha cambiato l’Italia. Di quanti, non dico dei soloni che lo sbeffeggiano su FB, ma dei tanti politici con cui ha incrociato le lame, si può dire altrettanto ?