E’ stato un ottobre assai pieno per Le Danze di Piazza Vittorio, prima con Buskers for Amatrice, evento che è stato un successone in termini di partecipazione, poi, domenica scorsa, con un concerto per animare il brunch benefico dell’associazione Africa Sottosopra, tenuti a la Torre de’ Conti, per raccogliere fondi per un ospedale pediatrico in Malawi.
Molti nostri conoscenti, vedendoci sempre così impegnati, se ne escono spesso con un chi ve lo fa fare…
Immagino che ognuno dei membri de Le Danze abbia una risposta differente a questa domanda… La mia èalquanto banale e forse populista.
Piazza Vittorio, da cui prendiamo il nome, non è solo un brand, noto e riconoscibile, che permette di avere senza troppa fatica visibilità mediatica. E’ invece un simbolo, forte e stratificato, di Roma, con il suo passato, Pieno di contraddizioni, con tante ombre e ancor più luci e il suo Futuro, ricco di possibilità e di sfide.
Portare quel nome, è anche un impegno a incarnare i valori di accoglienza del diverso, di solidarietà e di tolleranza che sono il filo rosso che unisce i tanti momenti della storia dell’Esquilino e una responsabilità sociale, per cercare, con i propri mezzi e possibilità di rendere migliore il luogo in cui si vive, specie in periodo come questo, con le istituzione che a volte sembrano lasciare soli i cittadini, con decisioni che vanno contro il senso comune.
Impegno che, magari a fatica, cerchiamo di onorare nel miglior modo possibile..
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