Ieri pomeriggio, come molti sanno, mi sono trovato a fare da relatore a un convegno organizzato dalla CNA Roma. Il tema, come spesso sta accadendo in queste settimane, riguardava le possibili applicazioni della Realtà Aumentata.
Al di là della soddisfazione personale, perché pare che il pubblico abbia apprezzato, è stato interessante per la nuova tipologia di interlocutore con cui mi sono confrontato. Di solito, o mi trovo davanti profani, ai cui bisogna fare un discorso estremamente generale, per evitare sbadigli, o artisti, concentrati più sulle considerazioni filosofiche ed estetiche legate alla possibile nascita di un nuovo linguaggio.
In questo caso, invece, mi sono confrontato con una platea di piccoli imprenditori, le cui domande principali sono: quali possono essere i rischi e le opportunità di questa tecnologia ? I possibili investimenti ? Come può incrementare il mio business ?
Spero che il mio messaggio sia stato chiaro: l’arricchimento con contenuti multimediali della stampa tradizionale, può essere efficace e attrarre il cliente finale, solo se ne aumenta l’utilità in termini di informazione o l’arricchisce di contenuti emozionali; altrimenti viene vista come un rumore di fondo aggiuntivo, che genera fastidio.
Ciò rende centrale il ruolo delle professionalità con la loro esperienza e professionalità, nell’individuare cosa e come comunicare nella multimedialità. Di fatto, anche per recuperare vecchi clienti e riaggiornare con la realtà aumentata quanto già stampato, arricchiscono il loro lavoro di una nuova dimensione consulenziale, troppo spesso trascurata…
Un grazie particolare, poi, a Guillermo Luna che, con il suo intervento, ha dato concretezza alle mie parole, è meglio un esempio concreto che migliaia di chiacchiere… Tra l’altro, come ho accennato più volte, ho l’intenzione di sperimentare l’applicazione della Realtà Aumentata al nuovo murale di Mauro Sgarbi a via Giolitti, che, ormai si può dire, avrà come soggetto il ritratto del mitico Gaetano.
Gaetano, ricordo il suo banchetto da decenni, a suo modo è un pezzo di storia del Rione e come dice bene Mauro, non vende cose, ma sogni…
E poi, se non combinerò qualche grosso pasticcio, cercherò di organizzare due eventi di Art Guerrilla nel Rione, entrambi basati sulla Realtà Aumentata. In un caso, sarà utilizzata per ridare vita al Cantiere dei Poeti, condannato al degrado dal menefreghismo e dalla miopia culturale di chi l’ha promosso. Nell’altro, proveremo ad attirare un poco di attenzione sul povero e dimenticato ex Cinema Apollo, nella speranza che prima o poi l’amministrazione capitolina replichi quanto accaduto a Pineta Sacchetti con l’ex cinema Colorado