Se dovessi definire questa prima giornata di Street Attack 2.0, forse la parola più giusta sarebbe festa.
Una grande festa popolare, dove decine di persone, di ogni popolo accampato all’Esquilino, si sono fermate a chiacchierare, a dare pareri e cosa più importante, a mostrare il loro affetto a Gaetano, un pezzo di storia del nostro Rione.
Con il suo sorriso che non giudica nessuno e incoraggia tutti, con la sua generosità e le sue buone parole, ci ricorda ogni giorno come dovremme essere, per liberarci dal nostro egoismo e da tutte le assurde paturnie che avvelenano la nostra vita.
Perchè, come dice bene il buon Beetroot
Gaetano non vende cose, vende sogni
E in qualche modo, oggi, tutti noi gli abbiamo reso omaggio: perché la Street Art è qualcosa che va oltre il pittore e il promotore.
E’ figlia di una comunità, con i suoi sogni e le sue speranze… E per comprenderla, non serve avere cervello, ma soltanto un grande cuore.
L’ha ribloggato su Esquilino's Weblog.
Pingback: Cronache da Street Attack 2.0 | ilcantooscuro
Pingback: In viaggio nella Street Art dell’Esquilino | ilcantooscuro
Pingback: Bilancio 2017 | ilcantooscuro
Pingback: La ragazza di Homs all’Esquilino e solidarietà al nostro Gaetano | ilcantooscuro