La grande intuizione del Marvel Cinematic Universe, che ne costituisce il fascino, è l’avere trasposto in un altri media tutta la struttura del suo mondo fumettistico: la creazione di un mondo che appare a prima vista coerente, con richiami tra una serie e l’altra, intervallati da crossover, in cui di solito i vari personaggi si incontrano, per combattere il cattivone di turno.
Nel caso specifico del MCU, il ruolo dei crossover nel cinema è stato svolto dai vari film degli Avenger e per le serie Netflix, da Defenders.
Ora, per i lettori di fumetti, come il sottoscritto, gente semplice dai gusti semplici, c’è sempre un rapporto contraddittorio con i crossover: da una parte c’è un’attesa spasmodica, al fanciullino che è dentro di noi piace sempre vedere Capitan America, Star Lord e Iron First, cito tre nomi a caso, che prendono a mazzate, che ne so, Dottor Destino, salvando il mondo,
Dall’altra però, i crossover non sono mica tanto semplici, da buttare giù: bisogna dosare con il bilancino trame e personaggi, dando il giusto peso e la giusta luce a tutti, trovare una storia sensata e avvincente, con un antagonista di spessore, capace di colpire l’immaginazione.
In caso contrario, viene fuori un pastrocchio mica da poco.A questo, nel cinema, si aggiunge anche il problema del rapporto con l’originale su carta: se troppo fedele, si rischia da parte del lettore di fumetti, lo sbadiglio, figlio dell’effetto,
“Ma tanto l’ho già letto”
Se troppo eversivo, può capitare, ma non è il caso del sottoscritto, il fenomeno opposto del tipo
“Ma nel numero xyx di Capitan America lo scudo era differente, brutti traditori infami”
Tutti questi rischi sono stati evitati dai fratelli Russo in Infinity War, ispirata alla miniserie il Guanto dell’Infinito, che all’epoca, ma ero giovincello, non è che mi avesse entusiasmato così tanto; invece, i Russo hanno tirato fuori dal cilindro il cosiddetto filmone.
Dosano alla perfezione i vari tono narrativi, dal comico, al tragico, all’epico, rispettando la natura dei personaggi e mostrandoli a volte sotto nuova luce: penso al Bruce Banner capace di essere eroe anche senza Hulk o al complicato rapporto padre figlia che lega Thanos, personaggio complesso, malthusiano, a Gomora.
E sanno, nascondendo qualche piccola ingenuità narrativa, del tipo perché diavolo nessuno amputa quel maledetto braccio, creare aspettativa, con un paio di colpi di scena mica male, riuscendo persino a fare vedere sotto una nuova luce e fare rivalutare quella porcata di Thor Ragnarok; il tutto, poi, in una festa visiva e di colpi di scena mica male.
Insomma, non sarà un film dal profondo spessore intellettuale, ma mi ha fatto divertire, appassionare, commuovere… E come direbbe il buon Li er Barista…
Che voi de più dar cinema ?