Kusayla, l’Artù berbero

TRIBUNUS

Negli anni ’80 del VII secolo, la provincia imperiale d’Africa, riconquistata da circa un secolo e mezzo, sembrava avere i giorni contati.

Già soggetti a continui moti scissionisti da parte di comandanti dell’esercito imperiale, i territori romani del Nord Africa avevano subito le prime invasioni arabe a partire dal 647-648. L’esarca secessionista Gregorio era stato pesantemente sconfitto e ucciso in battaglia dagli Arabi a Sufetula, a poco più di 200 km da Cartagine, e il territorio della Tripolitania (l’odierna costa libica) era stato ormai irrimediabilmente perduto.

Dopo una battuta di arresto all’invasione di poco più un decennio, per disordini interni al califfato, gli Arabi tornarono finalmente all’offensiva nel 665, sotto le direttive del califfo Muawiyah (colui che, non ancora califfo, aveva riportato una vittoria navale contro i Romani alla battaglia di Phoenicus, ponendo fine al controllo assoluto romano del Mediterraneo).

Approfittando del caos venutosi a creare con la morte…

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