Ringraziando per la festa di San Giovanni 2019

E pure quest’anno ne siamo usciti vivi e la festa di San Giovanni è stata un successone! Un grazie ai tanti che si sono fatti in quattro per ottenere questo risultato

E’ stato il commento che ho scritto a caldo, al ritorno dall’arco di San Vito. Oggi a mente fredda, non posso che confermare il tutto. La festa di san Giovanni è l’ennesima testimonianza di come l’Esquilino sia un rione vivo, pieno di persone che preferiscono il rimboccarsi le maniche al riempirsi la bocca di proclami, che amano costruire, piuttosto che distruggere, che antepongono il bene comune ai propri interessi personali.

La festa di San Giovanni è il trionfo di questo movimento partecipato, che nasce dal basso, troppo spesso trascurato e abbandonato a se stesso dei nostri amministratori: ma oggi non è il momento di polemiche e di togliersi i sassolini dalle scarpe, ma di ringraziare e celebrare tutti coloro che hanno permesso tale successo, sperando, data la mia veneranda età, di non scordarmi qualcuno.

Don Pasquale, il parroco di San Vito, il nostro padrone di casa, che come ogni anno ci ha accolto e ci ha supportato al meglio. Don Sandro, parroco di Sant’Eusebio, che ci ha messo a disposizione uno dei biliardini per il torneo, organizzato ottimamente da Michele: avremmo voluto fare di più, ma ci siamo dovuti confrontare con una Sovraintendenza cieca e sorda se si demoliscono i villini liberty di Roma, ma pronta a scendere sul piede di guerra, se si vogliono mettere a via Pellegrino Rossi un paio di porte o un cesto da basket per fare giocare i bambini per un pomeriggio.

Giorgio Benigni, don Ugo e suo fratello, di cui non ricordo il nome, che hanno coordinato tutta la baracca, si sono smazzati tutti i permessi e si sono fatti un mazzo tanto per allestire il tutto. Mauro Geria, che ha coordinato la gestione del cibo. Paola Morano, che, nonostante le mille cose che fa, ci ha dato una mano importante nell’organizzazione. Alicia, la nostra strega preferita. Alessandra Galetta con le sue creazioni artigianali.

I ragazzi di Caronte, a Davide Macchia, Andrea Luceri, Andrea Fassi, Francesco Ciamei, Andrea Roscioli, che si sono fatti in quattro per fornirci le pietanze di ieri sera e per servirle al meglio. Massimo Catanzaro della 8 for wine, che ha messo a disposizione il suo vino. Oscar e ai ragazzi di Vale la Pena, che anche quest’anno ci hanno fatto compagnia con le loro birre.

Filippo D’Ascola e Le danze di Piazza Vittorio, per avere animato con allegria ed impegnoo il dopo cena, nonostante i loro giorni incasinati. Giuseppe Puopolo e Coro di Piazza Vittorio, che ci fanno sempre compagnia con il loro splendito commercio.

Marica Liddo e la Caritas, in prima linea nell’assistere i più deboli. Roberto Iacobucci e a tutto il team de Il Cielo sopra l’Esquilino ed Esquilino Rione dei Libri, perché abbiamo un ottimo giornali rionale e uno splendido bookcrossing, alla faccia di una politica che ritiene il Rione indegno di avere una biblioteca.

Andrea Piras e la Casa dei Diritti Sociali, che si fanno in quattro per abbattere, con il loro volontariato, il muro dell’indifferenza. Marta Marciniak e a Migrantour, che aiuta a far conoscere aspetti e lati dell’Esquilino, troppo spesso ignorati. Davide Santoro, Toni Kind e i ragazzi del Retake, che, nonostante le divergenze di opinioni che hanno con il sottoscritto, si fanno in quattro per il Rione.

Emanuela, mia moglie, che mi sopporta ogni anno… E tutti voi, che anche stavolta siete accorsi numerosi e avete apprezzato i nostri sforzi…

Poi, se mi sono sgordato qualcuno, abbiate pazienza…

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