Rappresentazioni di genti asiatiche, Aamu, con i capi definiti Hyksos, dalla tomba di Khnumhotep II a Beni Hassan,
Gli Hyksos, fenomeno che caratterizzò il II Periodo Intermedio, sono comunemente considerati il perfetto paradigma del popolo straniero invasore che interrompe la pace e la libertà di uno Stato ingiustamente soggiogato. Il filosofo Benedetto Croce, ad esempio, usò la loro presunta invasione dell’Egitto come metafora della parentesi illiberale del fascismo in Italia, “con la sola felice differenza che la barbarie di questi durò in Egitto oltre dugento anni, e la goffa truculenza e tumulenza fascistica si è esaurita in poco più di un ventennio” (Croce B., “La libertà italiana nella libertà del mondo”, in Scritti e discorsi politici: 1943-1947, vol. I).
Ma è proprio vero che le cose andarono così? Che l’Egitto si ritrovò controllato da gente straniera venuta improvvisamente da est? Un recente studio, portato avanti da Chris Stantis
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