
Terza ntervista ai candidati al Primo Municipio: stavolta è stato il turno non di un semplice aspirante consigliere, ma di Federica Festa, la candidata Presidente del Municipio Roma I Centro del M5S, con cui non si può essere d’accordo su molte cose, ma merita un applauso per averci messo la faccia ed esposto le sue proposte sul futuro dell’Esquilino. Dato che a differenza di Paolo Cirmi e di Giorgio Benigni non ho il piacere di conoscere la signora, copio la biografia dal suo sito istituzionale
Sono nata a Roma nel 1973, e amo la mia città ogni giorno. Vivo a Testaccio con il mio compagno Marco e mio figlio Enea, di otto anni. Mi sono laureata in Lettere, in storia del teatro, alla Sapienza. Ho fatto un master in new media e comunicazione all’Università di Tor Vergata. Ho una formazione teatrale, autorale e di didattica delle arti.
In ambito lavorativo, mi sono occupata dal 1998, come autrice teatrale, artista o organizzatrice, di creare eventi culturali e ricreativi per adulti e bambini: manifestazioni, spettacoli, concerti, laboratori per bambini, centri estivi. Ho scritto e messo in scena decine di spettacoli su tematiche civili e sociali e spettacoli comici per bambini.
Amo prendermi cura del mio territorio iniziative culturali e a sostegno di chi ne ha più bisogno: ho collaborato con le associazioni che si occupano dei diversamente abili, con la Parrocchia di S. Maria Liberatrice in iniziative benefiche, con i comitati di quartiere e Retake per le azioni sul territorio e per la gestione dell’area giochi.
Sono stata clown in ospedale per Soccorso Clown dal 1999 al 2016. Ho ideato e gestito al primo Municipio lo Spazio Gioco Iqbal dal 2015 al 2019. Una ludoteca all’interno dell’asilo nido pubblico di via Emo dove si svolgevano attività pensate per i bambini dal 12 mesi ai 3 anni, progetti di accoglienza dei genitori e esperienze artistiche per le famiglie. Ho pubblicato due libri: uno sulla censura, Teatro Proibito (2011) e l’altro Fare teatro con i piccolissimi (2020) sulla didattica del teatro per i bambini fino ai 3 anni.
Detto questo, le lascio la parola
- Il commercio dell’Esquilino soffre per diversi motivi: una sovrabbondanza di negozi tipo Mini market e una diminuzione del Commercio tradizionale. Come immagina un nuovo regolamento per il commercio all’Esquilino che possa dare nuova vita al commercio?
Come cittadina in primis e come candidata Presidente del Movimento 5 stelle, Lista per Virginia Raggi e Roma ecologista non credo ci sia bisogno di ulteriori regolamenti. La Giunta Raggi ne ha prodotti alcuni indispensabili (Verde, Polizia, Città Storica, per dirne alcuni)
I negozi e il commercio che sono stati sempre nel dna dell’esquilino: artigianato e tessile. Famosissimi in tutto il centro Italia erano le boutique tessili di piazza Vittorio che confezionavano abiti da sposa.
Puntare sul commercio di qualità è l’unica strada che possa garantire all’Esquilino, il ritorno ad essere quel motore economico che è stato per decenni. Quel riferimento anche culturale di cui il centro di Roma sente ancora una grande mancanza. Qui all’Esquilino avevano sede tante attività che lavoravano nell’ambito artigianale e in quello tessile e per noi del Movimento 5 Stelle, questa è la strada da percorrere, come si sta già facendo con la giunta Raggi con la creazione del distretto degli artigiani a Tor di Nona e la ridefinizione del Campo Boario come centro delle arti applicate.
Esquilino diventi un nuovo distretto artigianale e tessile che sappia offrire un modello di crescita finalmente diverso da questo attuale. E’ stato lasciato al caso e mai governato da una scelta politica consapevole, eppure parliamo del rione più popoloso del primo municipio.
Teniamo molto ad una razionalizzazione delle licenze che tuteli la varietà e qualità di proposte commerciali, che ampli il regolamento del commercio per la citta storica il quale limita l’attività determinate categorie. Sul versante della legalità vogliamo creare uno sportello municipale per la denuncia di abusi commerciali.
Per esempio, si può pensare ad un progetto comunale per il palazzo di MAS, caratterizzante per il Rione?
Mas è un edificio privato. Possiamo in sinergia con i comitati di quartiere, con la proprietà e il comune proporre un tavolo di lavoro per un progetto partecipato che restituisca questo edificio ad una utilità rionale. Se immaginiamo riattivarsi la grande rete di negozi e del piccolo commercio artigianale e tessile dell’Esquilino, allora in funzione di una vera sinergia di rione, possiamo fare di questo palazzo un’accademia popolare di arti e mestieri, un polo che possa tramandare alle generazioni future l’importanza del Lavoro e il carico culturale che quel lavoro porta dentro di sé. Una dignità culturale e artigianale condivisa con il rione.
Ci impegniamo a restituire i beni disponibili e indisponibili del patrimonio comunale alla cittadinanza, come l’ex Cinema Apollo, i locali di Via Napoleone III per creare un housing sociale, come da proposta comunale, nonostante la non collaborazione dell‘ex ministro Gualtieri alla soluzione della ventennale diatriba.
- Il Nuovo Mercato Esquilino è uno dei simboli del Rione ma versa in condizioni di degrado, accompagnato da problemi igienici, problemi di carico-scarico, etc. Come si può rilanciare il Mercato, uno dei più grandi di Roma? E in che tempi è possibile?
Il mercato Esquilino vorremmo diventasse un mercato rionale unico a Roma, per modernità e integrazione culturale, con proposte di street food, eventi gastronomici e artistici, che uniscano, come già accade per il nuovo mercato Testaccio, arte, cibo e degustazione creando un polo identitario del rione. Ci impegneremo da subito per questo progetto. Per i mercati rionali sono stati stanziati 25 milioni per la loro riqualificazione (anche Alberone, Capasso, San Giovanni di Dio) e12 milioni sono in arrivo. Ci muoveremo insieme per Mercato Esquilino.
- Dalla Stazione Termini a Colle Oppio il Rione è frequentato da senza fissa dimora che, gioco forza, bivaccano, in condizioni disumane, nei sottopassaggi, sotto i portici, nei giardini, generando contemporaneamente fenomeni di risse, ubriachezza molesta, violenza nei confronti di donne, scippi etc. La presenza di numerose mense Caritas nel Rione ha aumentato ulteriormente la loro presenza e gli sforzi combinati delle forze dell’ordine finora non sono riusciti a contenere il fenomeno, o se lo fanno, presentano grosse difficoltà. Come si può risolvere il problema sicurezza e decoro offrendo contemporaneamente una soluzione dignitosa a queste persone per garantire loro un’assistenza dignitosa?
Ci daremo da fare su due temi: l ‘incremento dei servizi a bassa soglia (docce e bagni pubblici) e la proposta di dislocazione di una delle tre mense Caritas presenti all‘Esquilino. Va ripensato un intervento unitario delle politiche sociali municipali, implementato il numero di assistenti sociali al Pua, resa più capillare l’azione della sala operativa sociale evitando che si creino, come è successo nei tempi recenti, posti vuoti nei centri accoglienza della zona e accampamenti nelle strade e sotto i portici.
Coinvolgere i percettori di reddito di cittadinanza nei piani di unità collettiva per piccole azioni di supporto al territorio (aiutare ad attraversare la strada nei pressi delle scuole, aprire e chiudere una area verde…), nei limiti delle potenzialità del singolo. Per dare seguito alle proteste dei residenti che lamentano episodi di violenza e degrado vogliamo creare una commissione speciale municipale sulla sicurezza e legalità che lavori di concerto ad un osservatorio cittadino e commerciale per monitorare congiuntamente abusi di orari, inquinamento acustico, e tuteli la salute e il benessere dei residenti.
- Nel Rione e in particolare in Piazza Vittorio ci sono diverse criticità riguardo alla sicurezza stradale: attraversamenti in posti scomodi e poco visibili e perciò poco sicuri, strisce pedonali totalmente assenti nella zona del Mercato. Piazza Vittorio, Via Labicana e Via Merulana è una pista da corsa e andrebbero messi dei dissuasori e delle segnalazioni di strisce pedonali con led. Preciso più avanti. Come si pone in merito a questo e di fronte al problema dei parcheggi, molto sentito con l’apertura di numerosi déhors dei ristoranti?
Le occupazioni di suolo pubblico emergenziali hanno permesso in questi mesi di non far chiudere centinaia di esercenti, ma vanno assolutamente razionalizzate le osp (occupazioni di suolo pubblico), rimuovendo quelle irregolari e quelle eccedenti. Tutelare il lavoro anziché qualche parcheggio lo consideriamo di primaria importanza, in una prospettiva lunga di mobilità sostenibile.
il Problema del parcheggio in una città con 2.700.000 automobili è IL PROBLEMA ovunque e lo sarà ancora per decenni se non si cambia cultura civica e se non si realizzano opere importanti nella mobilità. In questo senso noi non possiamo che favorire i progetti che vogliono nuove linee di tram come quella pensata che costeggi Piazza Vittorio e prosegua per via Lanza-via Cavour e arrivi a Piazza Venezia, con il progetto di farla procedere anche oltre. Non si può pensare che l’automobile continui ad essere un elemento centrale e insostituibile nella vita quotidiana dei romani. Lo è stato fino ad oggi, con una politica miope e pavida di imporre un cambiamento nella mobilità e abbiamo sotto gli occhi i risultati. Sta a noi anche attuare la transizione ecologica giorno dopo giorno, cambiando le abitudini.
Il sacrificio richiesto ai residenti è alto in termini di rumori e schiamazzi notturni. Per questo la giunta raggi ha istallato 42 impianti di videosorveglianza pubblica, tra cui Stazione Termini e Viale Castro Pretorio, e si sta mettendo in rete anche la videosorveglianza privata.
Va aperto, per il problema dei parcheggi, la piastra a Termini e resa gratuita o convenzionata per i residenti.
Qual è la visione in merito alla viabilità in generale?
Va definita la segnaletica stradale intorno alla piazza (non possiamo aspettare un altro incidente mortale come avvenne nel lato della piazza vicino via Mamiani). Inoltre bisogna rinnovare i binari del tram oramai molto sconnessi che fanno vibrare molto i tram ripercuotendosi sui palazzi. Inoltre è già attivo il progetto del tram di nuova generazione che attraversa il lato piazza di via Mamiani, va in via dello Statuto e scende per via Lanza andando verso Fori imperiali-Piazza Venezia.
- La Sovrintendenza capitolina ha un progetto per la riqualificazione dei portici di Piazza Vittorio che però finora tarda a decollare. Cosa propone per la riqualificazione della piazza?
il progetto del Municipio uscente, ancora sulla carta da anni, sulla riqualificazione dei portici (che è stato scelto x bilancio partecipato del Comune); inoltre lo stato pietoso della sede stradale dell’anello viario (di competenza municipale), pieno di toppe e buche e mai rifatto dal Municipio che ne ha le competenza…Tutto ciò grida vendetta.Per quanto finora verificato siamo in contatto come cittadini con il Dipartimento di tutela ambientale (dott.ssa Tiziana Pescosolido) per completare la cessione della casetta liberty nel progetto partecipato del chiosco interno al giardino e di presa in carico dei bagni pubblici. Abbiamo intenzione di proseguire l’iter per la valorizzazione dei beni archeologici presenti sotto il piano stradale dei Giardini, come già avvenuto per altre fermate della metropolitana.
E cosa propone per la riqualificazione del Parco di Colle Oppio?
Abbiamo indicato nel nostro programma l’urgenza di riqualificare in un progetto partecipato il parco, riunendo le realtà associative sportive locali, del terzo settore, i comitati di quartiere, i cittadini e le cittadine del rione per pensare insieme come ridisegnare lo spazio che loro andranno a agire poi quotidianamente.
- Il Rione è soffocato dai rifiuti, soprattutto quelli commerciali. Cosa prevede il suo programma per la raccolta rifiuti nel rione?
In molti rioni del primo municipio il servizio porta a porta funziona, e in collaborazione tra Ama e condomini si è trovato l’idonea collocazione dei secchioni dell’umido e dell’indifferenziato e a Monti è attiva una sperimentazione con i 7 punti di raccolta. Vorremmo estendere il porta a porta anche a Esquilino. Le utenze non domestiche usufruiscono di un servizio di raccolta dedicato che, a volte riferisce Ama :“evidenzia conferimenti non del tutto corretti da parte di alcuni esercenti (abbandono abusivo dei materiali e/o utilizzo improprio dei contenitori stradali)”. In questo i gestori della ristorazione devono impegnarsi a non lasciare sul marciapiede i rifiuti, armonizzando con gli operatori gli orari di ritiro. Il decreto semplificazioni propone il ritorno de della pratica del vuoto a rendere nei comuni, e come municipio ci adopereremo perché si crei una rete virtuosa tra consorzi, ristoratori, somministratori e comune per favorire il riciclo del vetro e la riduzione dell’abbandono delle bottiglie per le strade della movida notturna.
Ora a differenza di altri commentatori, non esprimo nessuna perplessità sulla mancanza di specifica formazione amministrativa da parte della candidata, trovo il suo percorso professionale affascinante, o il fatto che molte proposte siano prese pari pari dal programma di Cirmi, spese per quelle proposte, come quella delle convenzione con la Piastra di Termini, che gli attivisti grillini avevano giudicato demagogiche e irrealizzabili…
Il problema grosso, con cui si deve scontrare Federica Festa, è molto più grande di lei: molte delle questioni che cita, a volte in maniera approfondita, altre troppo superficiale, non sono di competenza del Municipio, ma del Comune. E all’obiezione, valida ad esempio per l’ex Apollo o per il Nuovo Mercato Esquilino,
bella idea, ma come mai non l’ha fatto prima l’Amministrazione Raggi
a meno di avere una peculiare abilità nell’arrampicarsi sugli specchi, è purtroppo difficile rispondere