
Thomas è un mio conoscente americano che sta lavorando alla stesura di un saggio sui PIIGS. Per questo, si è seguito tutte le campagne elettorali di Grecia, Spagna e Italia.
A suo modesto parere, la nostra è stata la più “appassionante” delle tre. Dopo tante insistenze, ha risposto ad una mia piccola intervista, per capire come può vederci un osservatore esterno e parecchio disincantato.
Thomas cosa ti ha colpito di queste elezioni ?
Il fallimento intellettuale e culturale, prima che politico, della Sinistra Italiana
Perchè culturale e intellettuale ?
Al di là del fatto che gli elettori e i politici di Sinistra sembrino apprezzare la democrazia soltanto in caso di vittoria, idea molto immatura, il problema è chiusa nella sua sfera di cristallo, convinta di vincere, non si è resa conto di quanto stava accadendo in Italia
Ossia ?
Che la nazione si stava dividendo in tre blocchi culturali e sociali tra loro mutualmente esclusivi.
Il primo, che comprende parte della borghesia, è quello di chi ha paura a cui fa riferimento Berlusconi. Qualsiasi politica progressista è vista come un attacco al suo benessere, visto che i benefici percepiti sono minori dei costi affrontati, ossia delle tasse.
Il secondo, essenzialmente impiegati pubblici, è quello dei privilegiati, rappresentato dal PD. A parole progressisti, ma nella pratica nemici di qualsiasi seria riforma, perchè questa intaccherebbe i suoi privilegi.
Il terzo quello degli arrabbiati che fa riferimento a Grillo
Coloro che sono stati danneggiati dalle politiche del governo Monti ?
Una parte sicuramente, perchè Grillo, indovinando gli slogan giusti, ha catalizzato il malcontento. Ma il nucleo fondante del M5S è un particolare ceto di have nots. Per usare una metafora, è la rivolta di Efesto.
Cioè ?
In termini pratici, il nucleo fondante del M5S è un ceto di tecnici, economisti, manager che, in un paese dove la cultura umanistica è considerata migliore di quella tecnica, sono stati marginalizzati dal Potere Decisionali e ridotti a meri esecutori di ordini.
Un’élites culturalmente preparata e con una maggiore esperienza nei problemi concreti di tanti politici di destra e sinistra che nei loro confronti fanno la figura di parolai
Questa classe sociale ha deciso di non essere più slaves e rispettando le regole della democrazia sta cercando di realizzare una rivoluzione, prima civile e culturale e poi politica
Una forma di populismo ?
Il populismo è la parola che la Sinistra utilizza per definire ciò che è troppo ignorante per comprendere.
M5S sta portando avanti una cultura alternativa a quella del PDL e del PD, zavorrate al secolo scorso.
Ne è prova la centralità delle problematiche centrate sulla tecnologia e sul pensiero dei nuovi economisti, sulla strutturazione bottom up del movimento, sull’utilizzo nelle riunione delle metodologie di agile management, come la scrups.
Il tutto coniugato con un forte pragmatismo
Sì, ma intanto Bersani accusa Grillo di favorire l’ingovernabilità
Bersani non è legittimato a governare, essendo uno sconfitto. Se avesse un minimo di senso di responsabilità, si farebbe da parte. Tra l’altro, l’unica proposta sensata per uscire dalla situazione che si è creata è stata formulata da Grillo.
Governo di grandi intese, con il M5S che valuterà caso per caso il suo appoggio, dovrà intraprendere una politica di riforme politiche ed economiche.
Visto come fumo negli occhi dalla Germania
Paese che per miopia o volontà egemonica ha fatto pagare il prezzo della crisi ai paesi del Mediterraneo, invece che avviare le sue riforme economiche.
La Germania è terrorizzata dalla situazione dalla situazione italiana, perchè le elezioni hanno fatto saltare i suoi piani.
Invece di trovarsi davanti un proconsole, come era Monti e come sarebbe stato Bersani, si troverà un governo che per sopravvivere dovrà difendere i suoi interessi nazionali, divergenti dalla volontà di Berlino