Primarie all’amatriciana

Le solite primarie all’amatriciana, con il corredo di piccoli brogli, con le regole che variavano da gazebo a gazebo, di truppe cammellate e di clientelismo.

Eventi che sicuramente non hanno impattato sull’indiscutibile vittoria di Marino, ma che forse hanno cambiato, a livello di Municipi, i risultati favorendo alcune candidature a scapito di altre, in un’ottica di guerra tra bande, dove è tutto lecito.

E ora ? In condizioni normali, Marino vincerebbe facilmente su Alemanno…

Il problema è che queste non sono elezini normali: bisogna vedere quanto rimarranno sotto controllo le spinte centrifughe del PD, l’impatto elettorale del M5S, come sempre i commentatori si dimenticano che Grillo da il meglio in campagna elettorale e l’oggetto misterioso Marchini.

Quanti consensi riuscirà a catalizzare ? Da dove proverranno i suoi voti ? Riuscirà a mettere su una macchina elettorale efficace ?

Sarà il cigno nero che cambierà gli equilibri politici dell’Urbe ?

Poker

Partita a Poker. E’ questa la definizione più esatta di quanto sta accadendo a Cipro.

Da una parte la Germania, con il suo solito obiettivo di scaricare i costi della mancata riforma del suo sistema bancario sugli altri partner europei.

Come sempre, Berlino ha seguito la solita strategia: demonizzazione dell’avversario, stavolta guidata direttamente dai suoi servizi segreti, in cui ci si scorda di ricordare alla sua opinione pubblica alcuni particolari insignificanti tipo che le banche cipriote rispondono ai dettami di Basilea III più di quelle germaniche o che il suggerimento di investire in titoli greci provenne dalla BCE. Oppure che Malta, Lussemburgo, Slovenia sono nella stessa condizione

Paradossalmente, se l’isola mediterranea fosse stato meno “europeista”, la sua crisi non si sarebbe verificata.

Dall’altra Cipro, che difende con le unghie e con i denti la base finanziaria della sua economia, rilanciano un piano basato sui i seguenti assunti: la creazione di una «bad Bank» pubblica dove inserire tutti gli asset «tossici» degli istituti di credito ciprioti, stabilendo apposite restrizioni per evitare una fuga di capitali; l’emissione di 2 o 3 miliardi di speciali obbligazioni da parte di una società privata di nuova costituzione (per evitare che il debito finisca nei conti dello Stato) garantite dai proventi dello sfruttamento dei giacimenti di gas; il trasferimento diretto allo Stato di 2 o 3 miliardi di riserve dei fondi previdenziali delle società telefoniche ed elettriche; una tassa di emergenza da 3,7 miliardi; la ristrutturazione del prestito russo del 2010 da 2,5 miliardi.

Idee sensate che però andrebbero contro gli interessi bancari tedeschi.

Stavolta però, in questa mano le carte migliori ce l’hanno i levantini.

Da una parte c’è il

muoia Sansone con tutti i filistei

Se le banche cipriote falliscono, al di là dei soldati e pensionati inglesi che si troverebbero al verde, vi sarebbe la crisi di quelle russe, esposte nei loro confronti per 30 miliardi d’euro e la grossa difficoltà di quelle tedesche, che vedrebbero scomparire nel nulla 6 miliardi di esposizione.

Il che può avere a medio termine effetti sistemici assai gravi.

Dall’altra i bluff, come la cessione delle basi militari a Putin o le misteriose riserve marine di gas e di petrolio che potrebbero fare gola a molti

Come andrà a finire la partita ? In un mondo razionale, si troverebbe un compromesso, visti che i margini di accordo sono elevati… Ma in questa Europa di folli, di razionalità in giro purtroppo se ne vede poca

Il latrocinio di Cyprus

Ho fatto la mia solita chiacchierata con Thomas. Stavolta l’argomento non è la politica italiana che reputa sempre più un affascianante spettacolo d’arte varia, ma la questione Cipro

Come giudichi il prelievo forzoso ?

Se l’obiettivo era salvare i conti pubblici di Cipro, è stata una mossa di una stupidità sconvolgente

Addirittura ?

Sì, perchè la crisi non è sistemica: i flussi di cassa ordinari di Cipro sono in ordine e il debito pubblico “standard” è sostenibilissimo, tanto che gli investitori londinesi non hanno avuto problemi ad assicurare la maggior parte del debito pubblico antecedente al 2011, a fronte di eventi di haircut, ossia di taglio degli interessi

E allora perchè questo casino ?

Il tutto deriva dagli effetti delle manovre speculative tedesche del 2011: hanno messo in crisi i titoli sovrani dei partner mediterranee e le banche cipriote, pieni di titoli greci, considerati investimenti sicure, sono andate in crisi di liquidità.

Il balzo del debito pubblico è dovuto al tentativo statale di salvare le banche.

Il problema è che la soluzione proposta da Berlino va nella direzione opposta: il prelievo forzoso è un invito alla fuga di capitali.

E questa causerà un peggioramento della situazione, mettendo ancor più in crisi le banche e quindi lo stato cipriota

Un circolo vizioso ?

La questione è che a Berlino di salvare Cipro importa ben poco. Il suo obiettivo, e nei mesi scorsi è stato detto chiaramente, è spostare i flussi di cassa russi dalle banche cipriote a quel buco nero che sono le banche tedesche, nel tentativo di ritardare il loro collasso. Una forma di dumping finanziario, basato sull’utilizzo a proprio favore delle normative e delle istituzioni europee.

Il prelievo forzoso non serve a salvare l’isola, ma funge da avvertimento mafioso agli investitori

Però i tedeschi dicono che Cipro funge da punto di riclaggio per il denaro sporco della mafia russa

Lo è stato, sicuramente. Ma data la facilità con cui si fanno attualmente i trasferimenti di denaro e visto i tempi lunghi con cui è stata impostata questa operazione, il vostro Amato fu molto più furbo, questi capitali si sono volatizzati da mesi.

Se guardiamo i numeri, invece…

Guardiamoli

Il rapporto tra lo stock dei depositi bancari esteri, pari a 68,3 miliardi d’euro e il PIL cipriota è del’850%.

Di questo stock, il 40% è di correntisti inglesi, il 30% di correntisti russi, con un valore medio dei conti pari a 53.000 quindi riconducibili più a imprenditori che hanno investito a Limassol e un 17% di italiani.

E’ furto alla classe media

Il prossimo obiettivo ? L’Italia ?

Non credo. Io penso sia Malta, in condizioni simili a quelle di Cipro, ossia con gli asset bancari pari a otto, nove volte il proprio PIL e dove, i mesi scorsi, si sono trasferiti i conti dei magnati russi.

In qualche modo, sarà imposta a La Valletta una politica restrittiva che renderà convenienti le banche tedesche.

Per l’Italia, la questione è più complicata: benchè qualcuno a Berlino accarezzi un’idea “colonialista” nei vostri confronti, in generale sono stati impauriti dal risultato delle vostre elezioni, in cui la maggior parte dei voti sono andati a forze critiche nei confronti dell’UE e latentemente anti tedesche.

Un’altra ingerenza, come quella che ha portato a Monti o i maldestri interventi in campagna elettorale, e la Germania rischia di trovare a Roma un governo nemico.

Il che complicherebbe di molto i suoi tentativi di imporre un indirect rule all’Europa

Saldo Commerciale

Monti, durante la campagna elettorale, ha spesso mostrato come fiore all’occhiello del suo governo il saldo commerciale positivo, ossia la differenza tra esportazioni e importazioni, dell’Italia.

Secondo il bocconiano, questo poteva rappresentare un indizio del fatto che la crisi poteva avvicinarsi alla fine: in maniera analoga alla Germania stavamo raccogliendo risorse dai mercati esteri per rilanciare la nostra economia.

Purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica. Se osserviamo l’andamento delle esportazioni, questo è stabile rispetto all’anno scorso: il che, dato l’euro forte e la crisi globale, è di per sè già un ottimo risultato.

Le dolenti note arrivano dalle importazioni, calate del 6% nell’ultimo semestre. Non un ritorno all’autarchia, ma un effetto collaterale della sua politica economica omicida che distruggendo consumi e redditi, ha ridotto ciò che potevamo permetterci di acquistare dall’estero.

Qualunque sia il prossimo governo, deve invertire la tendenza. Meno soldi allo Stato e più agli italiani, per rilanciare investimenti e consumi

Viaggiare in treno

Viaggiando in treno, si scoprono le cose più strane. Ad esempio come una giovane e sexy attrice italiana, oltre ad essere molto simpatica, abbia una notevole competenza sull’arte contemporanea, tale da far impallidire tanti curatori.

O che un presentatore televisivo, che credevi avere la puzza sotto al naso, invece sia una persona di incredibile umanità e gentilezza.

O che il grande manager di una banca italiana, famigerato per la sua tirchieria, sia un grande amante dello steampunk, capace di discutere per tutto il viaggio del mio romanzo

Oppure quello che è successo ieri sera…. Mentre discutevo con un senatore del PD, sarà pure una degnissima persona, ma il fatto che chiami sguatteri o inservienti i lavoratori di Trenitalia o che consideri gli artisti parassiti ed evasori fiscali, non gli ha fatto certo guadagnare la mia simpatia e mi ha fatto capire molte cose sul perchè Bersani ha perso le elezioni, è arrivata la notizia della fumata bianca.

Nel vagone, si scatenano le voci più assurde: chi parla di Scola, chi dell’americano.

Una ragazza argentina se ne esce con un

“Secondo me, è Bergoglio ”

La guardiamo tutti e in coro

“E questo chi è ?”

“L’arcivescovo di Buenos Aires, gesuita”

Il senatore del PD sghignazza senza ritegno

“E quando mai lo farebbero ! E poi che nome prenderebbe, Ignazio ?”

Anche io scuoto la testa

“C’è un proverbio romano che dice

Er papa nero non po’ diventà bianco”

“vedrete, vedrete”

Così, tanto per tenere in piedi la conversazione, le chiedo che tipo sia

“Un gesuita, nemico del peccato, ma accomodante con i peccatori. Molto umile e vicino ai poveri. Discusso per i giorni della dittatura.

Come Pio XII, non l’ha condannata direttamente, ma in compenso ha salvato la vita a diverse persone.

Molto deriva anche… Come la chiamate voi ? Macchina del fango ?”

“Perchè ?”

“Ha avuto molte discussione con la Casa Rosada e questa per rappresaglia ha tentato di screditarlo. E’ tifoso del San Lorenzo de Almagro e grande lettore di fumetti”

“E’ peronista ?” chiede il senatore del PD, accennando una smorfia di disgusto

“Chi non lo è, in Argentina ?” risponde la ragazza.

Arriviamo a Termine. Il senatore si dirige verso i taxi. Io faccio due passi verso casa.

Appena arrivo, sento un

Nuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam! Eminentissimum ac reverendissimum dominum, dominum Georgium Marium, sanctae Romanae Ecclesiae cardinalem Bergogli

E la mia bocca si apre in un O di stupore

Finanziamento Pubblico

rimborsi elettorali

 

La provocazione di Grillo, sulla rinuncia dei rimborsi elettoriali, ha causato un’alzata di scudi da parte degli elettori del PD, a quanto pare felicissimi di continuare a tradire un referendum e far pagare dalla collettività consistenti stipendi ai loro funzionari di partito

La prima contestazione riguarda la legge 96/2012 art.5:

Atti costitutivi e statuti dei partiti e dei movimenti politici

1. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, qualora abbiano diritto ai rimborsi per le spese elettorali o ai contributi di cui alla presente legge, sono tenuti a dotarsi di un atto costitutivo e di uno statuto, che sono trasmessi in copia al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei deputati entro quarantacinque giorni dalla data di svolgimento delle elezioni. L’atto costitutivo e lo statuto sono redatti nella forma dell’atto pubblico e indicano in ogni caso l’organo competente ad approvare il rendiconto di esercizio e l’organo responsabile per la gestione economico-finanziaria. Lo statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze e ai diritti
degli iscritti.

2. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, che non trasmettano al Presidente del Senato della Repubblica o al Presidente della Camera dei deputati gli atti di cui al comma 1, nel termine iviprevisto, decadono dal diritto ai rimborsi per le spese elettorali e alla quota di cofinanziamento ad essi eventualmente spettante.

Premesso che il M5S dovrebbe comunque dotarsi di uno statuto un poco più ampio e organico, i contestatori del PD si sono scordati di una piccola frase

sono trasmessi in copia al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei deputati entro quarantacinque giorni dalla data di svolgimento delle elezioni

Se la matematica non è un’opinione, i 45 giorni non sono passati, nè attualmente sono state nominate le cariche in questione.

Quindi, ad essere puntigliosi, un conto è dire

può averne diritto, a determinate condizioni

un conto è dire

non ne ha diritto

Seconda obiezione, sempre da parte degli elettori PD è che senza finanziamento pubblico, non si fa politica.

In America, forse, non sarebbero d’accordo: ma quel adottare quel modello è necessario proporre ideale e sogni condivisi tra tutti i cittadini, cosa che il Partito Democratico non è più capace di fare….

Ovviamente, il rischio è che la politica diventi schiava delle lobby. A parte il fatto, basti pensare alla questione Riva o alle vicenda MPS, che già lo è, su questo do ragione a Bersani.

Ossia, totale trasparenza e pubblicità sui contributi di privati e aziende, affinchè i cittadini possano poi trarre le loro conseguenze

P.S. come curiosità, ecco come funziona il finanziamento pubblico dei partiti nel resto del Mondo

Distorsioni della realtà

Pochi giorni fa ho letto un articolo di Giorgio Galli, che un tempo stimavo come colto e intelligente, che mi ha fatto rizzare i capelli.

Il senso dell’articolo è questo: la Sinistra ha perso perchè esiste un terzo degli italiani che la odia a prescindere. Terzo degli italiani la cui volontà politica deve essere emarginata e che devono essere “rieducati”

Tralasciando il fatto che lo stesso argomento, alquanto idiota, può essere utilizzato anche da Destra, è quello che fa Berluscono quando parla dei comunisti, il problema è che questa idea de

“noi siamo superiori culturalmente, intellettualmente e moralmente… Sono scemi gli altri che non ci votano”

è troppo diffusa in molti elettori e politici del PD, impedendo loro qualsiasi soluzione di compromesso per il bene dell’Italia.

Ed è soprattutto uno stupendo alibi per chiudere gli occhi davanti alla realtà, per evitare di riflettere su una piccole, imbarazzanti domande.

“Perché la maggior parte degli italiani ha preferito due personaggi sopra le righe al nostro candidato ? Perché non hanno ascoltato le nostre proposte ? Non è che i matti siamo noi che da dieci anni non capiamo cosa vuole il nostro popolo e che ci siamo posti fuori dalla Realtà ?”

Nuovo statuto di Roma

Dopo lunga battaglia, è stata finalmente approvata a Roma la riforma dello statuto comunale.

Il provvedimento fissa a 48 il numero di consiglieri comunali e Il numero di municipi scende a 15. verranno accorpati i municipi I e XVII insieme al parte del IX fino all’anello ferroviario.

Altri accorpamenti riguarderanno il IX con il X; il II col III e il VI col VII.

Cosa buona, da un segnale concreto di riduzione dei costi della politica: per questo però è stata combattuta aspramente, specie dal PD, per paura che potesse smembrare le sue consorterie elettorali.

Di fatto, con questa mossa saltano tutti gli equilibri previsti per le prossime elezioni, sia a destra, sia a Sinistra, senza contare l’onda lunga dei consensi al M5S. Insomma, tutto potrà accadere…

I municipi, tra l’altro, potranno gestire le entrate derivanti dalla lotta all’evasione e la manutenzione del verde, e dovranno esprimere parere non vincolante sui contratti di servizio.

Tra le altre novità contenute nel nuovo Statuto, la normativa riguardante le pari opportunità. In particolare, viene fissato al 50% il numero di donne che dovranno comporre la Giunta capitolina, sperando che non siano decorative e che abbiano ruoli decisionali

In più, si stabilisce che nella designazione di nomine in enti e società partecipate, l’Assemblea capitolina indichi almeno un 30% di rappresentanti femminili: incrociamo le dita… Viste le abitudini locali, potrebbe essere un nuovo modo per trovare lavoro a figlie, cugine e amanti.

Per tutti gli amministratori è prevista l’adesione ad un codice etico, mentre i consiglieri comunali che non parteciperanno a più di dieci sedute di Assemblea capitolina senza giustificato motivo, decadranno dal loro incarico.

Sono poi stati rafforzati i poteri dell’Assemblea capitolina. In particolare, gli atti di controllo sulla giunta andranno sottoposti al parere delle commissioni. Non esisteranno più i consiglieri delegati ed è stato bloccato a 10 il numero di commissioni.

E’ stata poi riorganizzata la struttura degli uffici di Roma capitale e introdotta la possibilità di istituire uffici di scopo e uffici interdipartimentali con obiettivi specifi. Il che mi preoccupa, vista la scarsa stima che ho per i burocrati capitolini e per il timore che questi nuovi uffici possano trasformarsi in poltronifici per politici trombati

Fascisti immaginari

Ieri il mio amico Thomas, con la diretta schiettezza che caratterizza gli americani, aveva identificato nell’arretratezza culturale e intellettuale della Sinistra il limite che le impediva di essere credibile nel governare l’Italia.

Per approfodire il discorso, stamane l’ho sentito in merito alla questione Lombardi. Thomas mi ha concesso un poco del suo tempo, con il rischio che prima o poi il suo editore lo venga a prendere per le orecchie per riportarlo a New York, se non consegna in tempo le bozze

Questione Lombardi: sono fondate le polemiche degli elettori del PD ?

No, anzi, mostrano come il ceto rappresentato da quel partito sia unfit per governare l’Italia, di gran lunga più arretrato di quello che vota il PSOE.

Per ignoranza e malafede, ha estrapolato una frase da un discorso più ampio, per cercare un caso a tutti i costi

Per dirla tutta è l’ennesimo caso del complesso edipico che la Sinistra in Italia ha con Mussolini. Appena si tocca questo argomento, scatta un riflesso pavloniano

Beh, l’Italia è una Repubblica nata dalla Resistenza e dall’Antifascismo.

Il problema è molto più ampio. Come è chiaro agli studiosi anglosassoni, ma non ha quelli italiani, e a un certo Lenin, il fascismo è stato il tentativo locale e eretico di realizzare la rivoluzione marxista in Italia.

Tentativo eretico, ma d’altra parte anche quello che è accaduto in Russia avrebbe destato molti dubbi e perplessità al filosofo di Treviri, perchè unisce ad istanze egualitarie e alla tecnolatria delle idee tratte dal nazionalismo conservatore.

Questo perchè Mussolini non si rivolgeva ai proletari, ma ai piccoli borghesi e ai reduci e da buon italiano, non voleva lo scontro, ma la convergenza con i poteri costituiti.

L’antifascismo della sinistra italiana nasce anche dal suo complesso di inferiorità, Mussolini ha preso il potere, mentre lei no e dalla consapevolezza di essere sua sorellastra.

Si odia non il diverso, ma la propria immagine distorta allo specchio.

E quindi secondo te questo atteggiamento psicologico vieta agli elettori di Sinistra una qualsiasi riflessione storica sul passato ?

Certo. Tieni anche conto di un’ altra cosa. Buona parte della classe dirigente del PCI aveva una formazione fascista.

Il comunismo italiano ha eredito dall’ideologia fascista il disprezzo per la democrazia, la visione economica consociativista e la politica culturali.

Idee che dopo varie peripezie, sono state ereditate dal PD. Paradossalmente Bersani dovrebbe togliere dal suo Pantheon De Gasperi e sostituirlo con Mussolini.

Il giudizio di Paola Lombardo su Casa Pound ?

Su Casa Pound, confesso la mia ignoranza. Al massimo ho orecchiato la sua proposta del mutuo sociale che in altri paesi sarebbe un cavallo di battaglia dei partiti di Sinistra, ma a quanto pare in Italia il PD sembra avere più a cuore gli interessi dei costruttori edili che di chi cerca casa

Tornando a Casa Pound, non ho avuto l’occasione di intervistare i suoi attivisti, quindi non mi pronuncio.

Come diceva Wittgenstein

Ciò di cui non si può parlare si deve tacere

Posso soltanto dire che il fascismo come partito non era che un’alleanza tattica tra diverse movimenti, tenuti assieme dalla capacità di mediazione di Mussolini.

Se questo fosse morto prima della guerra, probabilmente il suo partito si sarebbe spaccato in tanti tronconi in faida tra loro

Quindi è probabile che Casa Pound sia erede di una di quelle componenti

Grillo è fascista ?

Benchè la Sinistra italiana abbia la brutta abitudine di dare del fascista a qualsiasi cosa non riesca a comprendere, questa è una sciocchezza

E’ come dire

Grillo è girondino

ossia applicare le categorie storiche del Passato remoto a una realtà contemporanea.

Magari sarebbe più corretto dire

Grillo è cyberpunk

Visti da fuori

Thomas è un mio conoscente americano che sta lavorando alla stesura di un saggio sui PIIGS. Per questo, si è seguito tutte le campagne elettorali di Grecia, Spagna e Italia.

A suo modesto parere, la nostra è stata la più “appassionante” delle tre. Dopo tante insistenze, ha risposto ad una mia piccola intervista, per capire come può vederci un osservatore esterno e parecchio disincantato.

Thomas cosa ti ha colpito di queste elezioni ?

Il fallimento intellettuale e culturale, prima che politico, della Sinistra Italiana

Perchè culturale e intellettuale ?

Al di là del fatto che gli elettori e i politici di Sinistra sembrino apprezzare la democrazia soltanto in caso di vittoria, idea molto immatura, il problema è chiusa nella sua sfera di cristallo, convinta di vincere, non si è resa conto di quanto stava accadendo in Italia

Ossia ?

Che la nazione si stava dividendo in tre blocchi culturali e sociali tra loro mutualmente esclusivi.

Il primo, che comprende parte della borghesia, è quello di chi ha paura a cui fa riferimento Berlusconi. Qualsiasi politica progressista è vista come un attacco al suo benessere, visto che i benefici percepiti sono minori dei costi affrontati, ossia delle tasse.

Il secondo, essenzialmente impiegati pubblici, è quello dei privilegiati, rappresentato dal PD. A parole progressisti, ma nella pratica nemici di qualsiasi seria riforma, perchè questa intaccherebbe i suoi privilegi.

Il terzo quello degli arrabbiati che fa riferimento a Grillo

Coloro che sono stati danneggiati dalle politiche del governo Monti ?

Una parte sicuramente, perchè Grillo, indovinando gli slogan giusti, ha catalizzato il malcontento. Ma il nucleo fondante del M5S è un particolare ceto di have nots. Per usare una metafora, è la rivolta di Efesto.

Cioè ?

In termini pratici, il nucleo fondante del M5S è un ceto di tecnici, economisti, manager che, in un paese dove la cultura umanistica è considerata migliore di quella tecnica, sono stati marginalizzati dal Potere Decisionali e ridotti a meri esecutori di ordini.

Un’élites culturalmente preparata e con una maggiore esperienza nei problemi concreti di tanti politici di destra e sinistra che nei loro confronti fanno la figura di parolai

Questa classe sociale ha deciso di non essere più slaves e rispettando le regole della democrazia sta cercando di realizzare una rivoluzione, prima civile e culturale e poi politica

Una forma di populismo ?

Il populismo è la parola che la Sinistra utilizza per definire ciò che è troppo ignorante per comprendere.

M5S sta portando avanti una cultura alternativa a quella del PDL e del PD, zavorrate al secolo scorso.

Ne è prova la centralità delle problematiche centrate sulla tecnologia e sul pensiero dei nuovi economisti, sulla strutturazione bottom up del movimento, sull’utilizzo nelle riunione delle metodologie di agile management, come la scrups.

Il tutto coniugato con un forte pragmatismo

Sì, ma intanto Bersani accusa Grillo di favorire l’ingovernabilità

Bersani non è legittimato a governare, essendo uno sconfitto. Se avesse un minimo di senso di responsabilità, si farebbe da parte. Tra l’altro, l’unica proposta sensata per uscire dalla situazione che si è creata è stata formulata da Grillo.

Governo di grandi intese, con il M5S che valuterà caso per caso il suo appoggio, dovrà intraprendere una politica di riforme politiche ed economiche.

Visto come fumo negli occhi dalla Germania

Paese che per miopia o volontà egemonica ha fatto pagare il prezzo della crisi ai paesi del Mediterraneo, invece che avviare le sue riforme economiche.

La Germania è terrorizzata dalla situazione dalla situazione italiana, perchè le elezioni hanno fatto saltare i suoi piani.

Invece di trovarsi davanti un proconsole, come era Monti e come sarebbe stato Bersani, si troverà un governo che per sopravvivere dovrà difendere i suoi interessi nazionali, divergenti dalla volontà di Berlino