Tra i tanti progetti narrativi che sto provando a portare avanti a spizzichi e bocconi, un giorno per la mia pigrizia mi troverò sotto casa un editore armato di una nodosa clava, vi è un romanzo di fantascienza centrato sul tema dell’Evoluzione, in cui appariranno alcuni personaggi del racconto Il Vecchio Jo di Deinos.
Una delle sottotrame, parlerà del tentativo di clonare dai resti fossili i Neanderthal, nella convinzione che siano più adatti dei sapiens sapiens a colonizzare Marte e d’intorni.
Per questo ho letto con particolare interesse I signori del pianeta di Ian Tattersall, libro che parla dei nostri antenati ominidi.
Libro da cui si possono trarre le seguenti perle di saggezza che introdurrò nel romanzo
1) L’evoluzione non è un processo lineare, ma caotico, in cui non è possibile definire una direttrice principale, ma soltanto un sovrapporsi di rami secondari
2) L’evoluzione non ha nè fine, nè scopo
3) Gli altri ominidi non sono versioni più semplice di noi sapiens, ma esseri diversi, con una struttura di pensiero alternativa e non riconducibile alla nostra. E se questo vale per i nostri “‘parenti”, sarà ancora più valido per gli alieni