Diamante

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Ci sono giorni in cui si è sfasati: lutti in famiglia, litigate con la burocrazia, le solite incertezze del quotidiano. Momenti in cui si ha solo voglia di staccare e di pensare a tutt’altro, magari solo buttarsi nei ricordi di momenti più sereni.

L’occasione di fare questo me l’ha data il buon Marco Tarascio, alias Moby Dick, che prima o poi riuscirò a coinvolgere in qualche progetto per il buon Rione Esquilino.

Marco, in questi giorni, sta realizzando un murale a Diamante, in Calabria, nella Riviera dei Cedri: alla notizia, mi sono ritrovato bambino, ai tempi in cui, con la mia famiglia, scendevo a mare da quelle parti, giù ad Acquappesa.

Il lungo viaggio con una fiat 127 carica di bagagli, con la partenza alle tre di notte, con il fresco, perché l’aria condizionata era un lusso per ricchi e per evitare il traffico, quasi mitologico, della bretella Napoli Salerno, che ogni tanto fa capolino nei miei incubi. Le mappe strappate per orientarsi, le sfogliatelle all’autogrill, la sorpresa che si provava, quando, scendendo da Lagonegro, si rivedeva il mare.

Le infinite giornate d’estate, i bagni allo Scoglio della Regina, le corse alla Marina per chiamare casa alla cabina telefonica, le passeggiate a Intavolata: un mondo lontano nel tempo, che è difficile da spiegare a chi non l’ha vissuto e le cui emozioni ho rivissuto lo scorso settembre, in una sorta di Nostos (e ringrazio ancora il buon Marco Bellomusto per l’ospitalità… Stavolta mi hanno fregato con il Piano Ferie, ma conto di tornare presto…)

E le gite sulla Sila, a Paola, per anni ho considerato il suo San Francesco come l’unico doc, a Capo Bonifati e ai tanti paesini della zona, tra cui lo stesso Diamante. Nel giugno del 1981, vidi dipingere i primi murales; e dallo stupore che provai dinanzi alla pietra trasformata in colore, forse nacque il mio amore per la Street Art..

Così, mi ritrovo in debito con Moby Dick, per ciò che ha rievocato: il ricordo, è il modo, per il piccolo Ismaele nascosto in polveroso cantuccio del mio spirito, per sfuggire al mio personale

a damp, drizzly November in my soul

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