Sognando il Futuro

mauro

Nell’ambito di Esquilindo, ho aiutato la Casa dei Diritti Sociali, mettendola in contatto con Mauro Sgarbi, affinché la loro sede fosse decorata da un murales, che riqualificasse l’area e che diventasse un simbolo per il rione.

Mauro ha realizzato una splendida opera, che ha riscosso applausi e consensi… Le pochissime obiezioni sono legate all’idea che la street art non sia adatta a un rione ottocentesco come l’Esquilino.

Al di là del fatto che chi afferma questo, si dimentica di come le ville barocche della zona, come ad esempio Villa Conti o Villa Palombara, avessero facciate e mura di cinta decorate con affreschi e graffiti, quindi l’opera di Mauro rispetta pienamente la tradizione locale, costituendo un ponte tra il Passato dimenticato e il Futuro, anche io ritengo che, per rispettare il contesto locale, siano necessari interventi non invasivi.

Il mio modello, anche se è difficile imitarlo, è il MAU di Torino. Per chi non lo conoscesse, il Museo d’Arte Urbana di Torino primo progetto in fase di concreta realizzazione, in Italia, avente come scopo il dar vita ad un insediamento artistico permanente all’aperto collocato all’interno di un grande centro metropolitano, con in più il valore aggiunto di essere iniziativa partita non dall’alto ma dalla base, complice il consenso ed il contributo fondamentale degli abitanti.

Il nucleo originario del MAU è sito nel Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine ’800, collocato tra i corsi Svizzera, Appio Claudio e Tassoni, e le vie Fabrizi e Cibrario, non distante dal centro cittadino; di fatto risale allo stesso periodo dell’Esquilino, anche se  architettonicamente più simile a via Luzzatti che a Piazza Vittorio.

Poichè il suo spazio urbano, che si salvò dagli dagli sventramenti operati dal Piano Regolatore del 1959, ha mantenuto la sua struttura a reticolo costituita da case basse con ampi cortili interni dotati di aree verdi, suddivise da vie strette.

Nel 1991, partì il progetto di riqualificazione urbana, che nel 1995 si allargò anche alla sfera artistica: da quell’anno in poi sono stari realizzati murales, installazioni, statue, trasformando il quartiere in un’incubatrice dell’arte in tutte le sue forme.

Il sogno è di replicare la stessa esperienza all’Esquilino, operando sugli assi di Via Giolitti per la street art e Mercato Esquilino, Piazza Vittorio, Piazza Dante con il giardino dei poeti per le installazioni, in modo che il lavoro di Mauro non sia la fine di un progetto, ma l’inizio di un lungo cammino

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