Celebrando il Laboratorio di Mosaico del Centro Anziani Esquilino

Come forse sapete, da circa un anno, nel Centro sociale anziani Esquilino, che, per i pochi che non lo sanno, è via San Quintino 11, si svolge un laboratorio d’arte musiva tenuto dalla Scuola Laboratorio di Mosaico San Lorenzo.

Scuola che non ha solo lo scopo di divulgare la conoscenza teorica e pratica di un’arte che radici antiche e una lunga storia, ma che è viva e vegeta e in continuo dialogo con i linguaggi e le sfide della modernità, ma di costruire un ponte tra persone di diverse età, culture e storia: cosa, fatemelo dire, di cui c’è sempre più bisogno in un rione come il nostro, in cui le tentazioni del rifiuto dall’altro e dell’egoismo sono sempre più forti.

Scuola estremamente valida, come testimoniato dal fatto che molti suoi allievi hanno acquisito una competenza tale da permettere loro di fare dell’arte musiva una professionali e dai numerosi riconoscimenti ottenuti.

Il più recente è stato, come raccontato in un altro post, la vittoria nella Categoria A dell’edizione 2020 del concorso organizzato dal Parco dei Mosaici di Blevio, ottenuta grazie a una proposta elaborata Laboratorio del nostro Centro Anziani. Concorso la cui premiazione avverrà domenica 4 ottobre.

Ora, questo Successo avrebbe meritato forse più visibilità e festeggiamenti, ma ahimè, i tempi sono quelli che sono. Nel mio piccolo, per celebrarlo, mi sono fatto raccontare l’esperienza dalla direttrice della Scuola e del Laboratorio Angelamaria Calderoni, che ringrazio per la disponibilità e la gentilezza.

Buonasera Angela, da dove è cominciata questa esperienza?

Dopo tanto peregrinare finalmente la “Scuola di mosaico San Lorenzo” ha trovato ospitalità presso il Centro Sociale Anziani Esquilino, la cui presidentessa, Dott.ssa Floriana Barile, ha compreso le esigenze e l’importanza della nostra Associazione.

I soci del Centro sin da subito sono stati incuriositi dalla nostra presenza: Gabriele con la sua approfondita conoscenza dell’arte, Domizio con il suo garbo, Raffaele con la sua intraprendenza, Vincenzo con la sua esuberanza, Elena con la sua eleganza, Raffaelino con il suo riserbo e tanti altri si affacciavano al laboratorio e guardavano. Vi è stato un costante scambio di visite per scoprire la nostra arte, l’antica arte del mosaico. Tra tutti i soci uno in particolare si è appassionato al nostro lavoro, il signor Pierfelice Licitra, che, conoscendoci da anni e credendo nelle nostre potenzialità, ci ha stimolati verso una continua crescita. Quindi egli, navigando nel web, ha scoperto un concorso per mosaici indetto dal Comune di Blevio, Como, e con continuo pungolo ci ha invitati a partecipare.

Come è nato, il bozzetto, che se non sbaglio, è ispirato ai Promessi Sposi ?

Tutti gli allievi del laboratorio hanno incominciato ad avanzare proposte sul soggetto del bozzetto e alla fine abbiamo optato per il tema letterario, anche perché il bando del concorso dava un piccolo consiglio (“opere letterarie ambientate sul lago di Como o artisti e scienziati del comasco”). Quindi è venuto naturale pensare ad Alessandro Manzoni e al suo “I promessi Sposi”, soprattutto al capitolo VIII, in particolare al brano noto con la intitolazione “Addio ai Monti”. L’idea progettuale è nata dalla volontà di rappresentare il dolore per il distacco dalla terra natia, tema più che mai attuale ai nostri giorni, ma anche la speranza nella possibilità di un futuro migliore. Inoltre abbiamo optato per materiali di recupero (ciottoli di mare, cotto, piombo, vetri di mare), ideali perché orientati verso una resa naturalistica e di impatto per trasmettere i valori di umiltà, modestia, frugalità, costanza che innervano la vicenda dei Promessi Sposi.

La progettazione del bozzetto è stata accurata, lunga e faticosa, perché contemporaneamente eravamo impegnati in una manifestazione culturale a Greccio, tenutasi dal 6 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020, e durante la settimana vi erano le regolari lezioni presso il laboratorio di mosaico. Vi è stata una ricerca attenta per render il tutto verosimile, dall’ambientazione (il paese è quello di Blevio e il lago è quello di Como) agli abiti indossati da Renzo e Lucia: i corsisti e Pierfelice ha cercato nel web foto che ci potessero essere utili.

Mentre ci trovavamo a Greccio tra una spiegazione e l’altra sui mosaici esposti ai turisti, buttavamo giù degli schizzi. Una volta elaborato il bozzetto e inviato, l’attesa è stata stremante, perché la risposta si è fatta attendere, ma, quando è giunta, eravamo tutti increduli; perché era la prima volta che partecipavamo ad un concorso artistico e ne uscivamo vincitori nella sezione gruppi. Comunque dobbiamo ammettere che abbiamo fatto del nostro meglio e credevamo in ciò che abbiamo proposto.

Come si è passati dal bozzetto alla realizzazione concreta dell’opera?

Una volta appresa la notizia della scelta del nostro bozzetto, abbiamo incominciato a lavorarci intensamente ogni fine settimana, anche grazie alla collaborazione della presidentessa del Centro, che ci ha permesso di accedere al laboratorio secondo le nostre esigenze. Tutti gli allievi hanno contribuito e questo era il vero scopo del progetto, ossia la compartecipazione, il rendere tutti protagonisti: chi tagliava il materiale, chi sceglieva i colori, chi preparava dei piccolissimi coppi con la creta per i tetti delle case, chi cercava un minuto orologio da inserire nel campanile, chi proponeva soluzione per i colori del lago o per il verde delle montagne, che sceglieva i ciottoli per l’isolotto, e ogni particolare è stato oggetto di attenta analisi.

Immagino che sia stata una bella sfida, completare il tutto in periodo di pandemia..

Tutto procedeva rapidamente sino all’intoppo causato dalla pandemia da coronavirus, che ha interrotto bruscamente la prosecuzione della lavorazione del mosaico, la cui consegna era prevista per la fine di aprile in vista della cerimonia di inaugurazione fissata ai primi di giugno del 2020. Fortunatamente la responsabile del Parco Mosaici di Blevio, la dott.ssa Tiziana Tettamanti, ha compreso la situazione e pertanto tutto è stato rinviato fino a quando sarebbe stato permesso muoversi liberamente e incontrarsi con le dovute precauzioni.

Una volta allentatesi le misure restrittive, nel rispetto della normativa e impiegando costantemente i dispositivi di protezione, è stato possibile a un gruppo ristretto di corsiste/i continuare e terminare il mosaico presso il garage messo a disposizione da una corsista, Nicoletta, e da suo marito Paolo. Ed oggi siamo alla vigilia della partenza per partecipare alla tanto agognata cerimonia dell’inaugurazione del mosaico presso il Parco dei Mosaici di Blevio sulle rive del lago di Como.

Ora, rinnovando i complimenti al Laboratorio del nostro Centro Anziani, i cui partecipanti hanno tutta la mia ammirazione, so bene che se mi ci dedicassi io, all’arte musiva, i risultati sarebbero fantozziani, auguro con tutto il cuore due cose: la prima è che il successo di Blevio sia il primo di una lunga serie… La seconda è che un’Amministrazione un poco più concreta e attenta alle esigenze dell’Esquilino, possa valorizzarlo come una risorsa per riqualificare, con le sue opere, le strade e le piazze del rione.

Un pensiero su “Celebrando il Laboratorio di Mosaico del Centro Anziani Esquilino

Lascia un commento