Crisalide

 

Alla faccia di chi dice che la performance art è morta, segnalo il prossimo evento di Kyrahm Human Installations

Una Crisalide in diretta WEB dalla cameretta di casa al Museo d’Arte Contemporanea di Roma

Dormi o sei morta?”
Mamma conchiglia,
figlia poltiglia.
“Sono viva, non senti il mio respiro?”
“Credevo fosse il vento.”
(Kyrahm)

Il 1 Dicembre 2012 a partire dalle 21.30 ripeterò la Performance Crisalide.

Mia madre mi avvolgerà in un bozzolo e vi rimarrò dentro per 22 ore.

Questa volta l’azione incomincerà da casa mia, tra le mura della mia infanzia.

Nel 2009, in piazza dell’Orologio a Roma, rimasi nella teca per 27 ore, accudita da mia mamma. Per riconnettere quel filo che spesso tra madre e figlia si interrompe.

Stavolta effettuerò l’azione nella cameretta dove passai ore e ore in silenzio da piccola. Quanti ricordi recupererò stavolta?

Mancherà in questa occasione il rischio dell’isolamento in piazza, sostituito dal calore di casa, in una condizione diversa.

Non mangerò, non berrò, all’interno di un bozzolo. Per 22 ore.
Il 2 Dicembre verso le 19 verrò trasportata al MACRO – Museo Arte Contemporanea Roma, sempre rinchiusa nel bozzolo.
Rinascerò e ricomincerò a nutrirmi, riprendermi.

Se ne avrete voglia, potrete portarmi qualcosa. Un messaggio per il futuro.

Web cam collegate in streaming seguiranno l’intera azione live sul link:

http://www.humaninstallations.com/channel.html

Human Installation 0: Chrysalis
Performance Art by Kyrahm
con la partecipazione di Miammia Rosina
in collaborazione con Julius Kaiser
accompagnamento musicale in occasione del Premio Adrenalina: Ferdinando Colloca

IL PREMIO ADRENALINA, organizzato dalla FEF sas e promosso dalla Commissione Cultura, Sport e Politiche giovanili di Roma Capitale, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico e in collaborazione con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, per sostenere e promuovere l’arte contemporanea nella Città di Roma.Il PREMIO ADRENALINA rappresenta l’evoluzione del progetto ADRENALINA, osservatorio sull’arte contemporanea capitolina che, dal 2009, con la direzione artistica di Ferdinando Colloca e l’organizzazione di Federico Bonesi, si è identificata come la principale rassegna di Roma Capitale dedicata alle nuove tendenze artistiche.

Il 1 Dicembre è la Giornata mondiale contro l’AIDS.
Kyrahm e Julius Kaiser invitano ad effettuare donazioni alla LILA – Lega Italia Lotta all’AIDS

 

Centurione

‎”Volevo fare strage dei Daci, l’ho fatto.
Volevo sedere sullo scranno della pace, mi ci sono seduto.
Volevo sfilare in grandi trionfi, è stato fatto.
Volevo i benefici del grado di centurione primipilo, li ho ottenuti.
Volevo vedere nude le ninfe, le ho viste”

Epigrafe funeraria di un centurione dell’esercito romano in Africa (AE 1928,nr.37, Aquae Flavianae)

Ennesima intervista

 

Su Ecco La Notizia è in corso di pubblicazione un’inchiesta sullo stato della fantascienza in Italia.

Inchiesta basata su interviste a chi bazzica quel mondo: ovviamente non poteva mancare un intervento di un apritore di bocca e emettitore di fiato come il sottoscritto, definito nell’articolo, per carità di patria, polemista raffinato e eretico

Di cosa ho parlato: della mia visione del Connettivismo, il tentativo di narrare l’Uomo contemporaneo, continuamente in bilico tra Reale e Virtuale, frammentato in infinite visioni e percezioni.

E del fatto che in Italia, c’è gente che nello scrivere fantascienza, da una pista a tutti…. Dovremmo fare meno le vittime e credere più in noi stessi.

Perchè è facile piangersi addosso, ma più difficile cambiare le cose

Culturino Mercatale

CULTURINO MERCATALE

Sei serate di letteratura, musica e arte

apre a Roma dal 18 al 23 dicembre tutte le sere dalle ore 19.00 alle 02.00

presso l’HULAHOOP CLUB – Via L. F. De Magistris 91/93 (Pigneto)

Il CULTURINO MERCATALE è un luogo d’incontro diretto e informale tra pubblico e scrittori, editori,musicisti e artisti appartenenti a piccole realtà editoriali e al mondo delle auto-produzioni.

Per sei serate consecutive, sarà possibile un confronto senza mediazioni con prodotti culturali di qualità econ i loro creatori. Il programma prevede presentazioni, reading, concerti, performance ed esposizioni,nonché ottimi cibi e bevande, presso gli accoglienti locali dell’HulaHoop Club.

PROGRAMMA

Martedì 18 dicembre

ore 21.00 – presentazione del libro di Francesco Scarrone – Di lama e d’ocarina (Gorilla Sapiens Edizioni).
ore 22.00 – Dimitris Kotsiouros, meglio conosciuto come il bouzouksis degli “Evi Evan”, proporrà un’esibizione con il
proprio strumento attraversando le sonorità del rebetiko.

Mercoledì 19 dicembre

ore 19.00 – presentazione del libro di Luca Palumbo – Un maledetto freddo cane (Lorusso Editore).
ore 21.00 – presentazione del libro di Elvio Calderoni – Volfango dipinto di blu (Miraggi Edizioni).
ore 22.00 – Stefano Vigilante e i comici della Scuola di Teatro “La Scaletta” presentano lo spettacolo No Problem.

Giovedì 20 dicembre

ore 19.00 – presentazione del libro di Simone Ghelli – Voi, onesti farabutti (CaratteriMobili).
ore 21.00 – presentazione dell’antologia 50 sfumature di gricia (Edizioni Ensemble).
ore 22.00 – Nicoletta Salvi in concerto.

Venerdì 21 dicembre

ore 19.00 – presentazione del libro di Stefano Gallerani – Albacete (Lavieri Edizioni).
ore 21.00 – presentazione del libro di Carmelo Calderone – La mattina di Esopo (001 Edizioni).
ore 22.00 – Lincompreso proporrà dal vivo il suo album Voglio essere come te.

Sabato 22 dicembre

ore 21.00 – presentazione del libro di Gianluca Caporaso e Rita Petruccioli – I Racconti Di Punteville (Lavieri).
ore 22.00 – WE LOVE SURF in concerto. Side project di Andrea Marcori incentrato sulla passione per il surf e
l’importanza dell’amicizia. Luca Silvestri/basso, Flavio Andreani/batteria, Olga Costa/sax e tastiera.

Domenica 23 dicembre

dalle ore 21.00 – reading a intermittenza di fiabe a cura del Cantiere di Letteratura Notturna dell’HulaHoop Club.

Case Editrici Aderenti All’iniziativa

Gorilla Sapiens Edizioni, Caravan Edizioni, Lavieri Edizioni, Miraggi Edizioni, Edizioni Ensemble, Nova Delphi, Intermezzi  Editore, 001 Edizioni, Lorusso Editore, CaratteriMobili.

Esposizioni a cura di Togaci Arte. Opere di Francesca Mariani, Gerlanda Di Francia, Little Points…, Marina Dimo.

Eventi, informazioni e programma completo su

http://culturinomercatale.wordpress.com

Contatti

culturinomercatale@gmail.com – club.hulahoop@gmail.com

Gli elettori delle Primarie e l’Ilva

Alla notizia dei soldi dati a Bersani dalla famiglia Riva, l’elettore di Renzi così commenta

“O Bischero, era in saldo. Ne poteva chiedere di più”

L’elettore di Bersani, invece

“Mosci, la solita macchina del fango. Ma che c’è di male se l’ex bomber del Cagliari ha pagato la campagna elettorale dell’uomo che cambierà l’Italia… E non mettiamoci a pettinare la barba alle capre”

L’elettore di Vendolo, invece, prende cazzuola, calce e mattoni e costruisce un’altra ciminiera all’Ilva di Taranto

Mondo9

 

Finalmente Mondo9, il nuovo libro di Dario Tonani. Romanzo steampunk, così lo chiamano i recensori.

Per me, forse è una definizione limitativa: suggerisce un’idea di Ottocento, in cui il potere distruttivo della Tecnica è quasi edulcorato dal Positivismo.

Un’idea rassicurante e consolatoria, perché copre di nostalgia, di trine e merletti ciò che popola il nostro quotidiano.

Da presenze inquietanti, li rende piccole cose di pessimo gusto

Dario invece fa il contrario: li amplia, mostrandone tutto l’aspetto caotico e pauroso.

Se dovessi usare due aggettivo, sarebbero apocalittico, perchè descrive i tempi ultimi a cui siamo destinati, e visionario.

Mondo9 è uno specchio delle nostre paure da quella della Morte a quella del diventare inutili, insensate appendici di macchine, dalla claustrofobia all’agorofobia.

Una scrittura che seziona le ferite dell’anima

L’influenza di Sven Hassel

Qualche giorno fa ho citato Sven Hassel: se quello che ha vissuto è vero, allora non lo invidio proprio. Se invece si è inventato tutto, tanto di cappello a un grande narratore.

Vorrei avere io la sua immaginazione e la sua capacità di descrivere la follia insensata della guerra.

Hassel, però è il grande dimenticato del nostro immaginario: essendo, grazie al cielo, una società pacifica, almeno di nome, dato che sfoghiamo in maniera non strutturata la pulsione alla violenza contenuta in ogni Uomo, nascondiamo nel dimenticatoio colui che ha cantato il nostro lato oscuro

Però, molti hanno omaggiato o scopiazzato le sue opere. Cito a volo due esempi

Turtledove, nel Ciclo dell’Oscurità, prende brani e personaggi dei libri di Hassel e senza troppa fatica li declina in chiave fantasy.

Su un altro piano, si pone il grande Bonvi con le sue Sturmtruppen qualcosa di più di un fumetto antimilitarista.

E’ la protesta contro i soprusi, le ipocrisie e follie su cui si fonda la nostra società.

I due irsuti veterani del 27° Battaglionen Corazzaten e il capitanen ubriaconen, eroico, alcolizzato, esperto combattente, folle e sensato nello stesso tempo, ribelle alla catena gerarchica, retrocesso da colonnello perchè “era ein birikinen”, sono figli dei romanzi di Hassel.

Icone dello spirito anarchico e irrevente che mostra il Nulla nascosto dietro alle forme, che ci permette di sopravvive alle follie del nostro quotidiano

L’ Io labirinto nel mio Sé- Bi-Personale di Pittura di Antonio Conte e Davide Cocozza + FESTA FUNESTA

 

L’ Io labirinto nel mio Sé

Le opere pittoriche del Conte e del Cocozza sono la carne della loro mente, L’Io celato in ogni infimo tratto. Il loro Sé, L’ essere tutto .

Mostra dal  07/12/2012 al 27/12/2012

Mostra a cura di Togaci

http://www.facebook.com/pages/TOGACI/150269108391818?ref=hl

Progetto Comunicativo

Lié Larousse

http://www.libroarbitrio.com

Guest Star

KOMA’ Artgallery

www.komagallery.eu

Presenta :

FESTA FUNESTA

https://www.facebook.com/FestaFunesta?ref=hl

La festa più triste del mondo

a cura di Coll.K (dj da Kamera

DJArtSet By Marzia Stano aka UNA +coll.K (Dj da Kamera)

Approda

HulaHoop gallery

http://www.facebook.com/hulahoopclub.face?fref=ts

Via de Magistris,91/93

Roma (pigneto)

Apericena ore 19.30

Antonio Conte

http://www.equilibriarte.org/konteanto

Rimembra l’uomo viandante che soffermando lo sguardo sulla fattezza sinuosa ne sconvolge la mente. Sussulti di smanie ed emozioni sperdute, nebulose, si palesano nelle opere pittoriche di Antonio Conte, precisione labirintica con la quale foggia armonici ambienti dal mondo consumato ,inasprendone concetti di felicità, di bellezza ascosa, di esultata beatitudine, elargendo l’innata essenza del vero essere nascosto nei filamenti della tela che fluisce dai toni impattati dai colori e dalla sembianza della sua creatura da essa nata.

Cosicché ogni emozione, che reale alberga nella scenografia visionaria raccontata dal suo artefice Antonio Conte, ci investe spettatori in ogni attimo di osservanza, porgendoci su di un piatto d’argento, sorretto senza mani, la realtà della verità che rendiamo intangibile perché artefatti di noi stessi , così, col volto di sbieco, col naso ad un passo dal movimento del tratto, con l’occhio ammaliato, grati a siffatta autenticità sopravviviamo al delirio di non essere ciò che ambiamo.

L’essenza è nell’arte dell’opera resa tale dall’arte innata dell’elettivo uomo che l’ha creata , Antonio Conte nella sua magnificenza d’essere, non nell’essere l’artista magnifico . L’immaginario di sentirsi artisti né è solo la conseguenza.

Davide Cocozza

http://www.davidecocozza.com

Conoscenza arguta ed intellettuale, cupidigia di erudizione a tal punto che l’ ardore di Davide Cocozza comprende la natura del proprio desiderio laddove risiede implodendo al suo interno in grandiosità di pigmenti , lussurioso spargersi dell’Io su tela, affreschi di sguardi, capricci, brama , esaltazione, impressioni che trapelano dalle pennellate donate loro dal diletto dell’Artista mai sazio. Il suo concupire emerge nell’estasi dello sfavillio della pupilla dell’uomo che osserva e che è osservato, dalla florida bocca di bambina , dal sospiro di donna rubato in quel limbo ove il tempo soffia, così si nutre Davide Cocozza, di una tridimensionalità che erge le sue opere in forma umana. In un letto scavato dall’animo si desta immune dalle precondizioni che lo circondano, immune dall’essere persuaso e posseduto dal volere dell’individuo moderno contemporaneo che si affama di fama senza sapere ciò che agogna davvero, ciononostante, Egli in questi anni dieci del nuovo secolo, abbraccia lo spazio con i suoi pellegrini suscitandoli dalla vita abbandonata persa per rincorrere un sogno desolato dall’arguire andato, abbagliandone il viaggio.

KOMA’ presenta LA FESTA FUNESTA

Komà la prima galleria d’arte contemporanea nel molise.

 Ce lo siamo chiesti più volte: cosa vuol dire operare, per caso o per volontà, in una zona di confine?

Forse vuol dire raccontare la fine di una grande narrazione, che rendeva possibile credere nell’esistenza di significati universali e condivisi. Oppure vuol dire raccontare la fine del grande centro, la fine delle gerarchie stabilite, la fine del pensiero sistematico e razionale. Un pensiero che si reputa infallibile e che non è disposto ad evolversi ed a modificarsi in base al contesto o alla situazione in cui nasce.

Il confine offre la giusta dose di isolamento. Quella dose che ti permette lunghi momenti di silenzio e di riflessione, che ti spinge all’autonomia, alla fantasia, che ti allontana dal conformismo e dalle mode passeggere.

Se, come scrisse Baudrillard qualche anno fa, viviamo in un mondo dove c’è sempre più informazione e sempre meno significato, è davvero necessario operare una messa in discussione radicale   del proprio modo di fare arte e ricostruire autonomamente l’anatomia dei propri significati senza aver paura della stranezza, dell’impopolarità, o dei risvolti inediti che le proprie scelte potrebbero generare. Essere al confine consente la possibilità di percorrere strade nascoste ma inesplorate, di guardare il mondo dalla giusta distanza senza mai essere veramente dentro le cose, di  assumere una prospettiva marginale,di  sviluppare un pensiero laterale.

All’arte che si accontenta di fabbricare “prodotti” rispondiamo con un’arte che desidera generare esperienze. Un arte lontana dai musei ma vicina  ad ogni contesto in cui opera l’uomo.

Trasformare la propria vita in un’opera d’arte, essere artefice di piccole rivoluzioni quotidiane, osservare, giorno per giorno le trasformazioni che il proprio pensiero produce.

Le nostre risposte all’affollamento di idee e di opere, alla confusione ed alla distorsione mediatica sono il silenzio e la sottrazione, la nostra arma è la pazienza. Perché è non cambiando niente che tutto è diverso.

Come Lucifero, abbiamo scelto di regnare all’inferno, piuttosto che servire in paradiso.

Come Dubuffet crediamo che “La vera arte non è mai dove ci si aspetta che sia: nel luogo dove nessuno la considera, nessuno la nomina. L’arte detesta essere riconosciuta e chiamata per nome. Scappa immediatamente. L’arte ama l’anonimato. Appena è scoperta, appena viene additata, fugge.”

Ecco dunque La FESTA FUNESTA, la festa piu triste del mondo, come una piccola rivoluzione nel quotidiano manifesta uno stato d’animo, quello del popolo funesto.

 Noi condannati dal “dolce Oblio” alla lucidità e alla profondità, Non siamo Né il problema Nè la soluzione.

Né con DIO Né con LUCIFERO!!!

Abbiamo la “bile nera” ed anche il nostro umore è nero

La nostra bandiera è uno stato d’animo.

 La nostra tristezza è tutt’altro che inconsapevole

Noi non ci arrendiamo passivamente al vivere

Noi non ci adattiamo agli avvenimenti esterni con la convinzione che non ci riguardano

Noi prendiamo l’iniziativa!!

Esoterismo Positivista

Alcuni lettori mi hanno espresso delle perplessità sul fatto che nei seguiti de Il Canto Oscuro, i racconti di Hafgufa (a proposito, ho superato le 160 pagine, ma temo che verrà fuori qualcosa di fluviale) e ne La terra dell’Estate, tenterò di mischiare lo steampunk con tematiche esoteriche.

L’accusa è di poco realismo, come se i computer a vapore lo fossero !

In verità, anche se la scuola copre un velo pietoso su queste vicende, i positivisti erano appassionati dell’occulto.

Lombroso era appassionato di mesmerisco e in vecchia difese a spada tratta medium e spiritisti.

Lo stesso vitalismo di Marinetti aveva una base ermetica e misticheggiante: il movimento, l’azione, il dinamismo non sono che l’espressione dell’energia spirituale che nega la materia

E lo stesso Boccioni ha paragonato la sua arte allo spiritismo

“Intorno a noi vagano energie; dai nostro corpi emanano fluidi di potenza. Il mistero biologico della materializzazione mediatica è una certezza, una chiarezza nell’intuizione del trascendentalismo fisico e degli stati d’animo plastici”

Insomma, per farla breve, non mi sto inventando nulla… Sto solo narrando quei giorni…